Paola Severino Di Benedetto, Ministra della Giustizia, sobria ed efficiente.
Il nuovo Ministro della Giustizia ha tenuto a fine gennaio davanti al Parlamento una relazione lineare e determinata, affrontando con chiarezza i molteplici temi del risanamento del sistema giudiziario italiano, bloccato dall’abnorme durata dei processi, dall’insostenibile sovraffollamento delle carceri, dal “diabolico collegamento tra l’evasione fiscale e la criminalità organizzata.” Consigliamo vivamente (a chi può)di leggere la relazione integrale (pubblicata su vari siti web), ed intanto ne riportiamo alcune cifre ed affermazioni.
• Cause arretrate da smaltire: 9 milioni; * Durata media dei processi: 7 anni e 5 mesi per il civile; 4 anni e 9 mesi per il penale; * Carcerati in attesa di giudizio. 28.000 (pari al 42% della popolazione carceraria).
• Impegni presi (tra gli altri!) : migliorare da subito la realtà delle carceri, raggiungendo il giusto equilibrio tra l’aspetto afflittivo e l’aspetto rieducativo della detenzione; combattere tutte le forme di illecita sottrazione di denaro al circuito della legalità, “che si collegano diabolicamente tra loro creando un canale sotterraneo che va dall’evasione fiscale, alla corruzione, al riciclaggio, alla criminalità organizzata”.