uscire dalla gabbia delle definizioni

20 gennaio 2012 di: Simona Mafai

Mi si chiede: «Ma secondo te, Monti è uomo di destra?». E si aggiunge, con preoccupazione: «Finito il governo Monti, si uscirà a destra o a sinistra?». Io mi faccio un’altra domanda.

Monti (e il suo governo) riuscirà a tagliare le tante storture e rami secchi del nostro paese: dalle assunzioni clientelari all’evasione fiscale, dalle lungaggini processuali all’inerzia e svalutazione del Parlamento, dall’assenza di una sana politica per l’immigrazione ad altre cose ancora? Se farà questo, non m’importano più le definizioni tradizionali (un po’ polverose, anche se legate a bei ricordi). Per me essere “di sinistra” significa saper risolvere i problemi incancreniti del nostro paese, nell’interesse del “bene comune”. Questo “bene comune” non si può parametrare a una visione di classe (come forse avveniva una volta); ma ai problemi e alle speranze di milioni di persone (donne e uomini) che vivono ed operano al di fuori della speculazione e della criminalità.

Io sono convinta (e spero) che questa visione di “bene comune”, non settaria ma neppur ingenua, possa definirsi nei fatti e che in essa possa riconoscersi la maggioranza del popolo italiano, che deve riprendere in mano il proprio destino, anche inventando nuove forme di organizzazione. Le etichette, da molto tempo, hanno finito di appassionarmi.

1 commento su questo articolo:

  1. maria scrive:

    Cara Mafai mi piace quello che dici . Mi pare chiaro e molto incisivo.

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