Sequestrata in Libia una giornalista pro-Gheddafi

24 febbraio 2012 di: mezzocielo

Si chiama Hala Misrati, ed  aveva molto colpito la sua immagine, quando era apparsa ad agosto - insurrezione e guerra civile in pieno corso – dagli schermi della  televisione governativa. Pistola in pugno, aveva esortato  i libici ad essere fedeli al rais, e a  difenderlo fino alla morte. Nei mesi successivi era scomparsa, e molti la davano per morta. A fine febbraio invece è ricomparsa in un video-messaggio mandato in onda da Al Arabiya.  Vestita di nero, con alle spalle la bandiera del CNT, il viso relativamente sereno, ha dichiarato:  “Oggi è il 19 febbraio e sono ancora viva”. L’Associazione giornalisti del Mediterraneo si dice preoccupata per la sorte della donna e ne chiede il rilascio. Secondo Amnesty International  “nella Libia del dopo Gheddafi è sempre più difficile indagare sui casi di abusi, in particolare nelle strutture detentive”.   Di fatto, la Hala Misrati è in prigione, sequestrata. Non si sa dove, né in quali condizioni: tanto meno si conosce chi potrebbe intervenire in sua difesa.

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