Quando l’arte cambia il mondo:Addio Moebius
Quando si entra nel mondo del fumetto, sia come appassionato che come aspirante disegnatore o sceneggiatore, un nome viene immediatamente dato ai neofiti: Jean Giraud, noto anche come Moebius o Gir.
Da quando la notizia della sua morte è giunta, facebook è stato inondato di immagini e ricordi.
Ovviamente ben pochi di quelli che ne parlano lo conoscevano “veramente” ma questo grande uomo, questo incredibile artista è riuscito a fare qualcosa di unico: attraverso la sua incredibile arte è riuscito ad arrivare là dove in pochi riescono anche solo ad avvicinarsi.
Come ho premesso anche su facebook, non mi permetto di dire che sono una sua grande fan. Ogni volta che vedo delle sue opere mi emozionano, così vibranti e al contempo evanescenti, ma non ho letto tutte le sue pubblicazioni.
Eppure non posso- e non voglio- non ricordare questo Mito anche qui, su Liberissime.
Nato in Francia, a sedici anni inizia la scuola di arti applicate. Già a diciotto anni, nel ’54, senza ancora aver completato gli studi, ha la sua prima pubblicazione, Les aventures de Franck et Jéremie, sulla rivista “Far West”.
Nel 1962 crea il personaggio di Blueberry, sotto lo pseudonimo di Gir. Sarà una saga molto fortunata , scritta inizialmente dallo sceneggiatore Jean-Michel Charlier. Dopo la scomparsa di quest’ultimo Giraud ne scriverà anche i testi.
Ma non si limitò a questo, così libero e produttivo, Giraud sotto l’altro pseudonimo, Moebius, inizia a pubblicare contemporaneamente a Blueberry delle storie fantastiche.
Nel 1974 fonda, con Jean-Pierre Dionnet, Bernard Farkas e Philippe Druillet, Les Humanoides Associés- gli Umanoidi associati, una casa editrice che tra le molte cose pubblicò Mètal Hurlant, una rivista trimestrale che raccoglieva le migliori storie fantascientifiche, fantasy ed horror. Lo stesso Moebius vi pubblicò insieme ad altri grandi nomi come Enki Bilal, Berni Wrightson, Milo Manara e molti ancora.
La cosa che più negli anni mi ha colpito è stato scoprire come questo incredibile artista fosse già entrato nella mia vita prima che iniziassi a studiare i fumetti, prima ancora di comprare il mio primo cartonato di Blueberry.
Jean Giraud ha infatti collaborato nella realizzazione dei costumi e dei fantastici scenari di grandi film come Il quinto elemento, Tron, Alien e Abyss.
Per il fumetto americano ha realizzato una storia di Silver Surfer, scritta da Stan Lee. Ha collaborato con grandi figure tra cui anche il famoso cartoonist Hayao Miyazaki.
Queste che ho elencato sono solo alcune delle grandi cose che Jean Giraud ha fatto nella sua vita. Come artista e come uomo ha segnato il mondo con la sua presenza e le sue opere, lasciando un grande vuoto in tutti quelli che lo amavano e per i quali i suoi disegni erano parte integrante dell’esistenza.
sono stata una grande ammiratrice di Moebius, ha accompagnato la mia parte di vita dedicata al “fumetto d’autore”, come si chiamò dopo che Umberto Eco lo aveva elevato a forma d’arte offrendoci le chiavi di lettura del nuovo medium. Grazie di averlo ricordato su mezzocielo, Bice, io non ho osato ma è bello che sia venuto da te, che appartieni ad una giovane generazione di lettori (e tu sei in più disegnatrice!).