la signora vicepresidente del senato, più nera che verde
Gentile signorina o signora Rosa Angela Mauro detta Rosy, mi creda mai e poi mai l’avrei, prima, chiamata così, sia perché le due parole erano in dicotomia con la sua figura e anche perché avevo paura che lei mi ringhiasse addosso. Mi prendo la libertà di chiamarla in questo modo dopo la sua visita a Porta a Porta che ci ha svelato tante cose sulla sua persona. Per prima cosa lei ha il pieno uso delle dita e non solo di quello medio, poi i suoi capelli non sono di fil di ferro inattaccabile perfino dalla fiamma ossidrica ma per domarli basta un semplice pettine e un elastico del truccatore della Rai, e infine per emettere la voce lei non deve, per forza, urlare ma può parlare normalmente. Ho anche scoperto novità importanti sul suo seno: riesce a star dritto e quasi fermo! Sì proprio quel seno che al senato, durante le sedute da lei presiedute, continuava ad agitarsi, con movimento circolare, dirompendo dalle generose scollature delle sue magliette da “rocchettara” che mandavano sinistri bagliori di lustrini verdi, verdi come il partito comanda. Ebbene è giunto il momento di rivelarle che le parole «confacente al ruolo di vice presidente» sono state pronunziate, varie volte, dai rispettabile senatori solo per affermare che lei non era “confacente”. Mi ricordo quel quarto d’ora in cui lei si scontrò con la legge Gelmini e quel povero questore del senato che accanto a lei cercava di calmarla, di zittirla, di toglierle le carte dalle mani e di nasconderle i timbri. Fu una scena alla Ridolini ma nessuno rise, nessuno si chiese come mai un personaggio simile presiedesse il Senato. Vi era in quel periodo berlusconiano, fra gli italiani che capivano che eravamo in un circo equestre, un ritorno alla concezione del peccato originale: eravamo figli di Adamo ed Eva buttati fuori dall’Eden? Dunque dovevamo solo soffrire. E poi a che pro parlare, lei, signora o signorina Rosy alzava la mano e il braccio destro, Bossi vi si appoggiava e andava…. Che stava andando alla rovina Bossi l’aveva capito al suo risveglio dall’ictus, anche la moglie Manuela aveva capito che i suoi libri di esoterismo, magia, stregoneria non l’avrebbero aiutata ad allevare due pargoli sulla cui intelligenza e bellezza anche lei, pur essendo la madre, cominciava ad aver dei dubbi. E poi la Manuela (così la chiamano tutti) era siciliana e se fosse rimasta senza appoggi sicuramente Borghezio l’avrebbe espatriata. Il cerchio magico non fu formato per mandar via il malocchio ma soltanto, dopo la malattia del capo, per il bisogno del pane quotidiano di una famigliola con tre figli che si barcamenava avendo come vessillo una terra che non c’è e, come certezza, un capo con un carattere forte e duro e… non solo il carattere! Cara Rosy, se fece parte della brigata, la colpa fu sua che era di Brindisi, cosa che faceva vomitare Borghezio ma che rassicurava Manuela. E poi lei aveva il fisico di “mamma Ebe”, a scuola non era voluta andare, se non sporadicamente, e le dettero dunque il ruolo, che spesso tocca a chi ha la licenza elementare, quello di badante. Così per un suo demerito inizia la sua ascesa diventando consigliere capo della villa di Gemonio. Non so cosa consigliava, non so se lei è fra i buoni o i cattivi. Non so se, insieme al Trota e al suo presunto fidanzato, lei abbia comprato una laurea approfittando di un’offerta speciale: paghi due compri tre. Non voglio neanche approfondire la questione del sindacato, ma vorrei che lei mi chiarisse perché, quando è andata a Porta a Porta, lei aveva la voce gentile, il gesto armonioso alla Fracci e perfino gli occhialini da intellettuale, mentre quando lei presenziava al Senato esibiva quel fisico da cinghialona giocatrice di morra, da mamma Ebe rocchettara, lo utilizzava forse come vilipendio alla nazione? Forse voleva fare un piacere a Bossi ed un dispiacere a Schifani, o forse più semplicemente perché lei ritiene che l’unica istituzione valida, per cui valga la pena mettere il vestito buono, è rimasta solo quella del salotto di Vespa?
Il divertente di questi articoli è l’assoluta ironia e l’assoluta verità che raccontano, non vi sono forzature per costringerti a ridere, ed allora ne viene fuori una domanda: ma noi che facevamo quando la CINGHIALONA era al senato? La presa in giro è per noi non per il personaggio la Fernandez punta col suo fiuto e scova chi fa e chi lascia fare
Si Annamaria Z ha ragione quando mi accorgo ridendo,ridendo, che Silvana Fernandez dice soltanto la verità anzi molto limitata mi viene il groppo alla gola e la tristezza, ma cosa siamo noi degli ibridi idioti a sopportare e a continuare a sopportare tutto questo e domani?
Forse è tempo di dibattiti e discorsi seri ma la satira, a volte, mette in luce delle cose che l’articolo del quotidiano non mette in risalto, si questa persona, non importa se colpevole o no, rappresenta il senato…. signori il senato! vestita proprio in quel modo. Certo non possiamo scendere in piazza anche per la volgarità che pervade tutto ma forse inizia tutto da lì.
Purtroppo solo quando si accendono i riflettori noi popolo bue riusciamo a distinguere cervi e cinghiali: brava Silvana a
cogliere l’importanza istituzionale della televisione come palcoscenico. Chissà che in futuro si riesca a indignarsi in tempi
più veloci., guardando contemporaneamente in più direzioni e non solo dove si punta la luce delle torce: siamo andati dietro
alla casa di Montecarlo x 4 mesi e a Ruby per 1 anno
E’ indubbio che avere il dono di esprimere con leggerezza fatti gravi, figure orride sia una cosa positiva ma soprattutto, portate così le cose, una si incazza di più perché tutto questo avviene a due passi da noi, se il berlusconismo è stato deleterio il dopo cosa è?
Ho trovato l’articolo molto equilibrato malgrado l’argomento sia di estremo fastidio per tutte le persone raziocinanti e per tutti gli italiani.
Pensare che questa persona sia stata e sia ancora Vicepresidente del Senato fa paura: cosa è successo agli italiani ?
Le considerazioni che si possono fare sono infinite, completate poi dalle notizie comparse ieri su tutti i giornali con le foto dei brillanti !
Poveri noi Che si può fare ? Credo dovremmo tutti interrogarci seriamente e fare un attento eame di coscienza non solo per noi ma per chi ci segue.
eccoti di nuovo cara Silvana, come sempre mi sono divertita anche se come dice Carlo l’argomento e fastidioso e saperlo alleggerire con l’ironia è un bene ma fare pesare di più lo stato in cui siamo.