Ti ricordi il mare? Il progetto “Memoria viva”
“Il mare non bagna la città”, recita un noto scritto di Roberto Alajmo che celebra il paradosso di Palermo, città nata dal mare (‘tutto porto’), cui pare aver voltato le spalle. In città è tuttavia attivo un progetto che ha deciso di guardarlo nuovamente, questo mare: si tratta di “Memoria viva”, un’iniziativa ideata da CLAC, Centro Laboratorio Arti Contemporanee, sostenuto da Fondazione con il sud e realizzato in partnership con l’associazione Le città del mondo, Kursaal s.r.l., associazione Gruppo S.A.L.I, coop UMIP, Ass.to alla Cultura Comune di Palermo, Polo Museale Val di Mazara, Dipartimento Architettura – Università degli Studi di Palermo. Uno degli obiettivi del progetto è realizzare una mappa che possa fungere al contempo da strumento di monitoraggio e conservazione, in modo da creare itinerari “viventi” lungo il waterfront urbano. Si chiama “Memoria viva”, infatti, perché tale memoria viene riattivata non tanto attraverso ricerche documentali quanto grazie al dialogo con le comunità, sia singoli che associazioni. Una delle modalità utilizzate è, per esempio – in un fecondo revival surreal-situazionista – la passeggiata. È così possibile ripercorrere la linea di costa a piedi, affidandosi alla sorpresa dell’incontro sotto forma di edificio abbandonato, tracce più o meno nascoste di un passato quasi del tutto cancellato (come nel caso del litorale da Romagnolo alla Bandita, privo da decenni della sua identità ludico-balneare) o, più spontaneamente, approfittando della conversazione casuale con un abitante della zona, testimone di modifiche e di paesaggi in evoluzione.