la strada che porta a Capaci
Oggi il cielo è grigio e piovoso come il giorno dei funerali, è giusto che anche il cielo si ricordi che venti anni fa morirono per mano assassina Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Di Cillo, Antonino Montinaro, Vito Schifani.
Noi non abbiamo dimenticato il male che ci fu fatto in quel primo giorno di altri terribili che seguirono, in quella stagione di stragi che si portò via le nostre speranze di farcela, a sconfiggere la mafia e i metodi mafiosi ora diffusi in tutto il paese, attraverso l’opera, il lavoro, la fatica, l’impegno, la competenza, la generosità, l’amore per lo Stato e per questo Paese che non li ha ricambiati, dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Che la mafia, ma non solo la mafia volle morti e nel modo più eclatante, e lo aveva intuito il giudice Borsellino consapevole del tritolo arrivato per lui. Ma nessuno si mosse, né allora né poi.
Noi oggi, a venti anni di distanza da quel terribile boato che scosse le nostre coscienze e ci sconvolse la vita, chiediamo ancora verità e giustizia per le morti dei Giusti, di tutti gli uomini e le donne che Verità e Giustizia hanno cercato fino al sacrificio di sé. Ma la chiediamo anche per la vita delle generazioni che stanno crescendo in un Paese immemore e per molti versi infelice, un Paese che la strada della Giustizia, e pure quella della Morale e dell’Etica, mostra di averla seppellita con quelle stragi.
Oggi solo tante fotografie della strage di Capaci, per ricordarci di ritrovare la strada giusta.
Che bella questa sconosciuta fotografia di Giovanni Falcone che apre una finestra!
C’è (ci sarà) un nuovo giorno, riempiamo i polmoni di aria pulita!