23 Giugno 2012: buongiorno diritti!

23 giugno 2012 di: Luthien Cangemi

Se uno spettro si aggira per l’Europa, quello è lo spettro della Crisi. Il fallimento delle politiche economiche si configura come il comune denominatore di tutti i paesi del vecchio continente. Al tentativo di costruire un’unità federale, nella quale il rapporto tra autonomie locali e sovranazionali viene bilanciato, segue l’imposizione di una governance tecnocratica; aumentando lo spread di contro diminuiscono i diritti. Ogni giorno assistiamo a licenziamenti, aumento della criminalità, gesti disperati di porre fine alla propria esistenza legati alla crisi economica etc. Il filosofo Etienne Balibar da una soluzione pragmatica a tutto questo: per combattere lo spettro della Crisi ci vuole un’idea alternativa di “Europa”, ove il federalismo proposto  dal primo progetto d’Europa  unitaria si configura come contropotere e decisione democratica in contrapposizione ad una <<Europa della dittatura commissaria>>. E.Balibar, come altri, auspica la ricostruzione delle istituzioni economiche europee, i cui poteri sono stati erosi dall’eccessivo protagonismo delle economie degli stati sovrani (Francia e Germania),  e che possano, le istituzioni europee, rilanciare l’idea di un welfare comune dove i claims soggettivi (reddito di cittadinanza) e le esigenze di sviluppo sostenibile possano convivere.

E’ i questi momenti di crisi che si assiste ad un’inversione di marcia, dall’apertura sociale agli altri, al “diverso” ad un estremo conservatorismo che provoca un inclusione ed esclusione del soggetto nella collettività; ma partendo dall’alternativa pratica di riappropriazione degli spazi dismessi e dei diritti civili, si può auspicare un’uscita veramente democratica dalla crisi.  È essenziale in questo senso riaffermare un punto di vista materiale, corporeo e desiderante dentro e contro la crisi. Nella giornata di oggi, 23 giugno 2012, ricordo un grande evento ove trionfano tutte queste premesse locali ed europee: il gay pride può essere un passo verso quei spazi di democrazia, laicità e libertà che tanti auspicano.

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