Fiabe e paillettes

26 giugno 2012 di: Marianna Marino

Stellina è la soubrette/presentatrice di un rudimentale ma vivacissimo spettacolo di varietà. Tra una danza del ventre con la colonna sonora di Maria Nazionale e uno spogliarello molto stereotipato, racconta a noi spettatori una fiaba:

Tra un numero e l’altro v’intrattengo io! L’unico problema è che nun saccio cantà, nun saccio ballà, nun saccio suonà e nun saccio manco fà ‘e capriole.

Niente di tutto questo!

Ma ho una cosa rarissima, che ormai non c’è l’ha quasi più nessuno: una storia d’amore. Luce soffusa che la racconto. Vi interessa, eh!? Perché in fondo infondo anche voi siete dei romanticoni.

Allora c’era una volta, inizia così, sì, perché le storie d’amore sono sempre delle favole, ed io faccio la parte della principessa. Quindi c’era una volta un uomo bellissimo di cui non faccio il nome perché non sono un’inciucessa, che poi voi ascit a ccà dint’ e andate a cofecchiare con le vostre amiche dei fatti miei. Quindi quest’uomo bellissimo lo chiameremo Principe Azzurro. Principe di nome e Azzurro di cognome, per capirci.

È questo l’esordio della performance inedita che Emma Dante, con la Compagnia Sud Costa Occidentale, ha presentato al Palermo Pride Village 2012: Principe di nome e Azzurro di cognome.

La principessa transessuale deve tuttavia frammentare il racconto promesso negli intermezzi dello spettacolo vero e proprio, che si fa annunciare da lanci di palline colorate, a volte violenti, e dall’ingresso brutale di due statuarie inservienti. La sensualità tutta da vedere, tutta esteriore, dei numeri divora il pathos di Stellina, sedotta da un Principe poco principesco, che tiene moglie e figli e la frequenta solo per sfogare la sua sessualità repressa. Stellina ha invece bisogno di verità, una verità che la conduce a rivelarsi alla moglie del principe e agli spettatori stessi, smettendo i panni e la voce da drag queen, per indossare quelli di un uomo innamorato e ingannato da un altro uomo.

Ma the show must go on, e allora torna la voce in falsetto che ha narrato e presentato durante tutto lo spettacolo. Come se il cuore avesse bisogno di travestirsi per non lasciarsi ferire.

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