Slava Snowshow-un uomo libero in tuta da clown

“E’ un teatro che nasce inesorabilmente dai sogni e dalle fiabe”.

Così descrivono lo spettacolo più divertente che io abbia mai visto seduta a teatro.

Perché quando ti immergi poi, a teatro non sembra neanche di starci.

Quando arrivo al Teatro Biondo di Palermo e mi accomodo al mio posto, mi guardo intorno e non vedo niente di particolare, a parte tutti quei piccolissimi pezzetti bianchi di carta sparsi sul pavimento e sulle sedie.

Di lui poi, so anche poco. E’ russo, è considerato “il miglior clown del mondo”. Il suo spettacolo è definito come “un classico del teatro del XX secolo” (The Times, Londra).

Quando si spengono le luci e Slava Polunin entra in scena, non ricordo nient’altro che non fosse lui e quello che accadeva sul palco, ed i suoi occhi, simili a quelli di un vecchio amico.

Slava è un clown vecchio stile, una tutona gialla, pantofole e sciarpa rosse lo distinguono dagli altri clown in cappottone verde. Lo spettacolo è suddiviso in scene e ognuna di queste è piena di verità. Tenera ed emozionante, triste e commovente, tragedia e commedia, spontanea come poche cose al mondo. Piena di bolle di sapone o di fumo colorato, una ragnatela gigante che scorre sopra le vostre teste e che il pubblico si passa di fila in fila con entusiasmo.

Tra luci ed ombre, vedrete clown camminare sulle vostre poltrone, arrampicarvi, tendervi la mano per essere aiutati. Creare, insomma, il vero contatto col pubblico, la confidenza, lo scherzo di quando alla fine uno spruzzo d’acqua vi colpisce in piena faccia e loro ridono di gusto.

Ero già conquistata da loro, quando alla fine uno sciame di palloni colorati giganti è uscito dalle fauci del palco, sorprendendoci tutti. I bambini iniziavano a ridere e a mettersi in piedi sulle poltroncine per poterli toccare, gli uomini nei loro completi eleganti palleggiavano con le proprie mogli. E’ qualcosa che prende tutti, in un modo o nell’altro, con una lacrima o con un sorriso e che  mostra ben più di una storia o una pantomima. Ti mostra come dovrebbe essere la vita.

Libera, come lui.