contro la violenza sulle donne

20 luglio 2012 di: Biblioteca delle donne Centro di consulenza legale UdiPalermo

SABATO 21 LUGLIO – CONCENTRAMENTO ORE 09.00 IN PIAZZA CROCI CORTEO FINO A PIAZZA MASSIMO

In Italia dall’inizio dell’anno sono state uccise 78 donne. La violenza contro le donne è un problema complesso, non risolvibile esclusivamente con provvedimenti sulla sicurezza o di carattere repressivo; chiama in causa una cultura patriarcale che per millenni ha condizionato uomini e donne, destinando quest’ultime ad un ruolo secondario di supporto silenzioso delle scelte e dei desideri maschili. Una cultura intrisa di misoginia che ha perfino autorizzato la violenza maschile sulle donne.

Oggi, grazie al femminismo, sempre più donne si sottraggono al patriarcato e vogliono decidere della propria vita in modo autonomo. Ma gli uomini hanno difficoltà, paura di confrontarsi con la libertà femminile. Non bisogna dimenticare, infatti, che la maggior parte degli episodi di violenza è opera non di pazzi o di estranei, ma di parenti e amici e avviene all’interno della famiglia. Occorre quindi portare avanti la rivoluzione culturale e simbolica iniziata dal femminismo e lavorare per una nuova qualità del rapporto tra i sessi, fondato sul rispetto della differenza.

La manifestazione è quindi solo l’inizio di un percorso di confronto, riflessione, studio all’interno del coordinamento che si è costituito. Un percorso che ci permetta di avanzare delle proposte/richieste in grado di arrestare/prevenire la violenza. A tal fine è prioritario per noi ascoltare e tenere conto della esperienza delle donne che da anni operano tra tante difficoltà nel Centro antiviolenza. Venite numerose/i

3 commenti su questo articolo:

  1. Giulia scrive:

    Ho sempre pensato il problema esattamente nei termini in cui il documento dell’UDI lo prospetta. La manifestazione alla quale ho partecipato con altre amiche è un segnale visibile sulla “questione maschile” com’era scritto sul cartello di daniela dioguardi. La presenza di pochissimi uomini la dice lunga… hanno perduto il potere sulle donne e sui loro corpi, questo li rende violenti, assassini e stupratori. Riappropriarsi del proprio corpo e del proprio desiderio senza piegarli al volere degli uomini anche se compagni o mariti è quello che invece appartiene alle donne.

  2. Piera scrive:

    Non è solo il corpo che è sfuggito all’uomo ma cosa più importante la loro anima ed ecco inferire sul corpo.

  3. Claudia scrive:

    gli uomini hanno voluto sempre e da sempre possedere il corpo delle donne, oggetti di piacere, dell’anima non credo se ne siano mai interessati. Perciò cara piera, scusa, ma non sono d’accordo con te su questo. L’anima può volare, come il pensiero, dove vuole, e l’uomo non lo capisce nemmeno. A lui importa inchiodare il corpo e possederlo, se l’anima è assente… nun gliene po’ fregà de meno…

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