memorabile quel bando
Il bando fu gestito dal servizio turistico della Regione siciliana, sotto la guida della Protezione civile, per preparare la visita del Papa a Palermo il 3 ottobre 2010. Redatto con “procedura d’urgenza”, benché la visita fosse stata annunziata molto tempo prima e varie ditte avessero già chiesto di partecipare (senza avere risposta), il bando fu reso pubblico nel sito della Protezione civile alle ore 19 di una sera: si richiedeva che le offerte pervenissero (udite, udite!) entro le ore 9 della mattina successiva!!! L’imprenditore Gioacchino Pasca, titolare della ditta “Artek eventi”, compreso l’imbroglio (nessuna ditta sarebbe mai stata in grado di predisporre in una notte quanto richiesto dal bando) rinunciò a partecipare, ma presentò due denunce in merito: alla Procura ed alla Corte dei Conti. Era il 10 novembre 2010. Seguirono quasi due anni di silenzio. Ed ai primi di luglio di quest’anno la Procura di Palermo promuove (finalmente!) un’inchiesta per corruzione e turbativa d’asta nei confronti delle ditte che si spartirono le somme destinate alle opere previste per la visita del Papa (qualcuno ricorderà la esorbitante spesa: più di un milione e mezzo di euro); e che successivamente continuarono a dividersi gli appalti per altre opere qualificate “grandi eventi” (come i campionati italiani di scherma, la settimana tricolore del ciclismo, ecc.). Sempre le stesse ditte, tutte in vario modo collegate con alcuni dirigenti del Servizio turistico della Regione Siciliana. Particolare interessante: si è trattato di opere finanziate in buona parte con i Fondi Europei, destinati a sostenere le regioni depresse. Povera Europa! E povera Sicilia!
L’inchiesta è in corso, avvisi di garanzia emessi, richieste di sequestro avanzate. Rinunciamo a commentare, ma invitiamo a meditare.