Alfabeto di ferragosto: ecco cosa vi siete persi se eravate in vacanza (Parte II)

24 agosto 2012 di: Stefania Savoia

M come Monti: a Bruxelles lo ritengono indispensabile tanto quanto lo faccia lui stesso. Gelido e glaciale a fronte di alcuni collaboratori che si sciolgono in lacrimoni parlando delle riforma delle pensioni. Parla male del vecchio B. rubandogli il ruolo di salvatore della patria, salvo poi scusarsi pubblicamente. Anche se i numeri parlano chiaro (?) il paese è praticamente al tracollo e questo perchè (ahinoi!) cambiando l’ordine (o meglio il nome) dei fattori il risultato non cambia(soprattutto nei fatti).

N come Nicole: la consigliera della Lombardia non si dimette ( come le viene ordinato dai pieni alti…) e anzi, fa la “ribelle” e rincara la dose sfoggiando la relazione (poi smentita dalla stessa Nicole) con Fabrizio Corona. No comment.

O come olimpiadi: hanno salvato dalla noia tutti quelli che hanno passato un’estate cittadina (vedi M) ed è stato bello vedere i giovani sportivi gareggiare in tante specialità anche in quelle meno conosciute ( non c’è solo il calcio, caro Grillo), volare via col vento l’esplosivo Bolt nonostante alcuni episodi poco sportivi (vedi S). L’unico mistero di Londra 2012, per me, è perchè le giovani del volley (soprattutto beach volley) debbano gareggiare in costumi sempre più inesistenti anche con i 15 gradi della capitale inglese…(non si tratta di pruderie per carità…non lo capisco davvero!).

P come Pussy Riot: le ormai famosissime ragazze punk incappucciate sono state condannate al carcere per aver espresso il proprio dissenso a suon di musica in una chiesa della capitale russa mettendo su tutte le furie lo zar, pardon, il Presidente Putin. I social network mondiali si schierano dalla loro parte ma non c’è niente da fare. Le tre condannate sono state processate in tempi brevissimi e le accuse sono state contestate anche da molti paesi occidentali e varie ONG.Una vicenda complicata che mette in luce (se ce ne fosse ancora bisogno) l’intricata questione russa.

Q come Quando si vota?: non è il tormentone dell’estate come il “Pulcino Pio, ma se ne parla parecchio. Tra vecchi e nuovi nomi, coalizioni da sinistra a destra, poli della speranza, ecc. tutti si lamentano ma nessuno si vuole schiodare dalla sedia. D’altronde tocca all’Europa decidere il nuovo parlamento, no?

R come regionali: la Sicilia dopo la fine del mandato di Lombardo si appresta a nuove elezioni regionali alla fine di Ottobre. I candidati, si dice, saranno molti ma la scena è ancora confusa. L’unica certezza è che un candidato darà addio al sesso se eletto…non ho capito…ma sarebbe un programma politico?

S come Shwazer: l’unico vero neo di queste olimpiadi (vedi O) usato, a mio parere e senza volerlo giustificare, come capro espiatorio della parte oscura del mondo dello sport. D’altronde le vicende di calciopoli, delle partite vendute dagli stessi atleti e via dicendo non potevano far sperare che anche gli sport non di massa fossero immuni agli scandali.

T come (E.)T.: muore Carlo Rambaldi creatore di E.T., un genio che ha saputo usare l’immaginazione per dare forma al sogno dell’uomo di incontrare e comunicare con l’altro da sè.

Un mondo gentile che si incontrava, anche solo nella finzione cinematografica, con uno ostile che voleva sfruttarlo per il proprio guadagno…una metafora non troppo infantile per parlare del rapporto del mondo contemporaneo con il diverso.

U come ultime tendenze: troppo tardi! Non le troverete sui giornali “femminili” di questa estate perchè ormai, ad Agosto, si parla di collezioni Autunno/Inverno (Mamma mia, mi viene da piangere a guardare pantaloni in vigogna e maglioni a collo alto!) dovrete aspettare Dicembre per sapere cosa indossare a Giugno(chissà poi perchè!).

V come Vatileaks: documenti rubati, complotti, scandali a palazzo, accuse di corruzione e riciclaggio di denaro…il colpevole? Il maggiordomo, ovviamente!

Z come Zeman: non mi intendo di calcio, ma quest’uomo mi ha sempre fatto simpatia soprattutto quando ho scoperto che è stato allontanato dal calcio dei “grandi” per aver reso pubbliche le sue opinioni su certi club che giocavano sporco per poi ritornare, in questi ultimi mesi, ad allenare un club di serie A. Una notizia leggera, forse, ma che ridà ad un gioco, a volte anche appassionante, la sua giusta prospettiva.

1 commento su questo articolo:

  1. Silvana scrive:

    Stefania parte prima parte seconda mi sono piaciute tanto, troppo caldo per ridere … ma molti sorrisi, brava!

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