scenari politici del Regno di Sopra

30 agosto 2012 di: Luigi Colajanni

Doveva succedere ed è successo, due millenni di storia ci hanno insegnato che quando un tiranno vacilla, non appena mostra la sua debolezza si scatena la guerra per la successione. Ed è quello che è successo puntualmente nel Regno di Sopra. L’Astuto Lombardon è stato messo con le spalle al muro dalla sua stessa politica, quella del tutto e subito, e da un tardivo ravvedimento del feroce Krakolik che impaurito al malumore che serpeggia tra le fila del suo esercito sembra avergli tolto l’ultimo sostegno. Così, inseguito dalle voci di un possibile default del Regno, l’astuto Lombardon alla fine ha preferito dimettersi piuttosto che rischiare il commissariamento da parte di Mountain. Ma in una estate caratterizzata dai giochi olimpici di Londra forse è sfuggito ai più un nuovo record mondiale destinato a durare anni, cento nomine in venti giorni, giusto il tempo tra l’annuncio e le dimissioni, questo è quello di cui è stato capace Lombardon che ha schierato i suoi Lanzichenecchi in ogni posto utile al controllo della battaglia, e difficilmente qualcuno sarà capace di far meglio di lui nel terzo millennio.

Comunque dopo una serie iniziale di schermaglie nelle quali, anticipando i rivali il Maligno Wykkyké aveva incassato la benedizione personale di Unto Berluskyn, il popolo dell’Ovest sembrerebbe, ma in questo caso si può dire solamente sembrerebbe, essersi compattato intorno alla tenda del Califfo Hussumek, che cresciuto in un ambiente da mille e una notte e avvezzo alle magie orientali è riuscito con un incantesimo a far dimenticare ai tre potenti generali Lombardon, Kastiglion e Wykkyké che negli ultimi anni non avevano fatto altro che insultarsi e sputarsi addosso. La battaglia per la successione è dunque aperta e Lombardon non sembra disposto ad arrendersi facilmente. Anzi, forse per lui è venuto il momento di raccogliere i frutti della sua politica volta a disgregare gli schieramenti a suon di cariche istituzionali, nomine e prebende. Basterà, infatti, il tardivo ripensamento del feroce Krakolyk a farlo perdonare dal suo esercito? L’esito della battaglia per il “Regno di Sotto” sostenuta solamente qualche mese fa direbbe di no, e la sconfitta subita da Lombardon nella stessa battaglia potrebbe trasformarsi in una vittoria nella battaglia per il Regno di Sopra. I generali Frankfav e Littlekross sembrano infatti lontanissimi da un accordo e anzicché cercare un punto di incontro passano le giornate a rinfacciarsi crimini, misfatti e alleanze passate più attenti alla conquista del consenso, del superamento dello sbarramento del 5% e dei posti nel parlamento che alla vittoria finale, dividendo l’esercito del Popolo dell’Est e condannandolo ad una ulteriore sconfitta in un momento in cui il vento sembrerebbe soffiare a loro favore.

Una cosa è certa, sicuramente la storia di Horlandon e della battaglia per il Regno di Sotto questa volta non si ripeterà, non avendo nessuno il carisma del vecchio generale, Kasc che ha guidato il parlamento del Regno e che sembrava accreditato al trono sembra essere fuori dai giochi e fuori dai giochi si tiene, furbamente, Harmagon che, fallito per ora il sogno di azzerare la pubblica amministrazione uccidendo con un virus letale tutto il personale, come tutti i soldati di ventura è pronto a riciclarsi e a vendersi al vincitore.

3 commenti su questo articolo:

  1. annamaria, Z. scrive:

    Bentornato all’esilarante Colajanni avevo un pò di nostalgia di krakolyk ed Orlandon e poi ora che farà Wykykke?

  2. Paolo.Russo scrive:

    Bentornata la Panormuk di Colajanni

  3. elena scrive:

    Eppure anche se sembra impossibile, come alle crociate, andremo all’elezioni con una Littlekross per fortuna piccola ma l’insuccesso la farà diventare grande,

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