Francesca Izzo, portavoce di SNOQ (Se non ora quando? ) riflette sul trasversalismo del movimento
“…In nome della dignità delle donne e dell’Italia nelle piazze di tutto il Paese, mondi e sensibilità, che per decenni si erano guardati con distacco se non con ostilità si sono incontrati: un popolo guidato da donne, si è detto. E su quell’incontro il movimento ha cercato di costruirsi e di agire, di concepire se stesso e la sua azione politica: il «trasversalismo» di Snoq indica la volontà di radicare le donne nel cuore della nazione per farne davvero una potenza di governo…”
(da un interessante articolo su “L’Unità” il 3 settembre scorso.
Chi volesse averne, per e/mail, il testo integrale, può richiederlo alla curatrice della rubrica)
Mi piacerebbe leggere l’articolo per intero. Sono in contatto con Monica Lanfranco ed altre femministe e mi piacerebbe capire ciò che le mette in disaccordo con quanto scrive Francesca.
La strategia del movimento sta nel far convergere tutte le energie che emergono dai gruppo, comitati e singole donne che vedono nel movimento unm mezzo per cambiare, per esserci, per convenire su alcuni punti fondamentali per il futuro delle donne , del paese e del mondo interconnesso:
rappresentanza paritaria in tutti gli organismi decisionali
maternità per tutte a carico della fiscalità generale
organizzazione del lavoro che tenga conto delle differenze di genere
congedo di paternità obbligatorio
legge elettorale- liste paritarie- doppia preferenza-una femminile- una maschile
Gabriella Snoq bergamo