handle with love, un concorso “per famiglie”

8 settembre 2012 di: Vivian Celestino

Handle with love comincia d’estate, quando le famiglie un pò si fermano e ritornano insieme, quelle che possono e vogliono. Così d’estate c’è il sole caldo e pieno di luce, vi guardate meglio e vedete quanti siete.

Cos’è HANDLE WITH LOVE? E’ un modo diverso di guardarsi. E’ un concorso fotografico che diventerà un libro e poi una mostra itinerante, un viaggio tra le famiglie fuori dagli schemi precostituiti. La famiglia che nasce dai sentimenti, dal modo di riconoscersi simili, dalla capacità di far risuonare l’altro dentro di noi e sentire che l’altro fa la stessa cosa. Sarà un libro fotografico, sarà l’occasione per liberare la parola famiglie e non sentirci costretti in essa così da esprimerci nel modo che ci viene più naturale: sono le persone, grandi e piccole, le coppie, i gruppi, gli amici e le amiche, i compagni di lavoro.

Perché HANDLE WITH LOVE? Per riconoscerci, per raccontare le nostre storie con le immagini, perché ci serviva e forse serviva anche ad altri la scusa per raccontarsi. Per liberare la parola famiglia e non sentire un peso sul cuore pronunciandola, per farla riposare, insieme alle sue incertezze ma anche alle cose belle, e donarla agli altri attraverso una fotografia.

BANDO HANDLE WITH LOVE- UN LABORATORIO SUI SENTIMENTI è un tempo dedicato agli affetti, è un invito a trattare con cura, è un sentimento d’amore da trasmettere.

CONCORSO FAMILY FRAME ti invita a presentare la tua famiglia: qual è e com’è la tua famiglia? e chi ne fa parte? è una coppia, un trio, un gruppo?

COME LA VEDI? allegra, disorientata, organizzata, coraggiosa, motivata, unita, forte, smarrita, stonata, ironica, sorridente sul divano, sul prato, attorno a un tavolo, in fila al supermercato, in viaggio, sulla bici, con le lacrime agli occhi, a piedi nudi, dentro l’acqua del mare, quando fa colazione, quando fa una passeggiata, quando è appena sveglia, la tua famiglia sono le persone che ami, quelle che ti fanno stare bene, con le quali è bello viaggiare, giocare, quelle che riconosci come parte di te, metti tutti insieme, fai la foto dove vuoi tu e con chi vuoi tu, con chi credi sia la tua famiglia.

SCATTA LA FOTO inviala all’indirizzo <hwithlove@gmail.com> entro la fine del mese di settembre 2012 in formato jpeg, misura 15×15 cm, scegli tu il titolo – una giuria le selezionerà. Le foto selezionate faranno parte di una pubblicazione nella quale tre autori, tra i più apprezzati dell’editoria per l’infanzia, condivideranno le loro parole sul tema del concorso.

4 commenti su questo articolo:

  1. Giusva e C. scrive:

    insopportabili questi concorsi che ancora e ancora mettono al centro del mondo la “famiglia” nella sua composizione “normale”: mamma-papà.figli nonni…ecc… ma quando la smetteremo di omologarci al modello unico e veicoleremo alri “modelli” di “famiglia” che pur esistono anche se regolarmente ignorati e nascosti?

    • vivian scrive:

      la foto inserita nell’articolo non risponde al contenuto del bando del concorso. è stata scelta dalla redazione di mezzocielo, che ringrazio per avere pubblicato il bando.

      @ giusva
      il concorso non parla affatto di famiglia in senso tradizionale, se leggi attentamente troverai scritto…un viaggio tra le famiglie fuori dagli schemi precostituiti.
      La famiglia che nasce dai sentimenti, dal modo di riconoscersi simili, dalla capacità di far risuonare l’altro dentro di noi e sentire che l’altro fa la stessa cosa. sarà l’occasione per liberare la parola famiglie e non sentirci costretti in essa così da esprimerci nel modo che ci viene più naturale: sono le persone, grandi e piccole, le coppie, i gruppi, gli amici e le amiche, i compagni di lavoro.

      @ale
      forse non concorderai sullo stile ma ti assicuro che nelle intenzioni non c’è l’omologazione, la prevalenza di un modllo rispetto ad un altro
      abbiamo proposto a gruppi lgbt il progetto e non hanno trovato punti di disaccordo.

  2. Piera scrive:

    Forse è un trucco chi riesce a trovare come un tempo famiglie omologate e banali vince… un cane sanbernardo

  3. Ale scrive:

    questo articolo è come un programma televisivo mediaset buono solo a rincitrullire gli italiani e a renderli tutti uguali. Neanche “famiglia cristiana” avrebbe pubblicato questo articolo…o forse sì….dopo le” tastiere mute” c’era da aspettarselo: al peggio non c’è fine.

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