la rivoluzione gentile di Laura Puppato, che il Pd snobba

14 settembre 2012 di: Rosanna Pirajno

Non se ne vorranno i/le lettrici se parlo di un partito per parlare di politica, ma sento la necessità di esternare i miei sentimenti di elettrice di un Pd divenuto ondivago e inconsistente. Con la testa confusa come molte/i di noi in questi tempi cupi, mi si apre uno spiraglio di luce quando leggo (la Repubblica del 13 u.s.) l’intervista di Concita De Gregorio a Laura Puppato, “terza candidata alle primarie” del Pd.

Bene, penso, dice cose forti di straordinaria attualità, condivido punto per punto le sue idee e gli obiettivi che si pone, sulla politica da affidare a «mani giuste» che devono avere coraggio, premiare il merito e non la fedeltà, sul partito il cui scopo deve essere di «indicare un orizzonte di sviluppo possibile», sulla posta in palio che è «un’altra idea di mondo» da rendere «pulito» in senso fisico e metafisico, parchi mobilità sostenibile efficienza energetica riforme di giustizia e amministrazione, politica urbanistica e protezione della bellezza che comporta lavoro occupazione e «felicità», sulle alleanze che si formeranno dopo, sulle scelte coraggiose che si saranno fatte su lavoro diritti civili salute scuola sviluppo, sulle battaglie fratricide che dilaniano il partito che dovrebbe invece «mettersi in gioco per il bene comune», sulle “anime belle” come lei schernite e derise per il prevalere di quelle ciniche e “brutte” che uccidono i sogni, anche quelli oramai indispensabili per «riparare il mondo», come incitava l’indimenticato Alex Langer e che bisogna trasformare in atti concreti, se non vogliamo ucciderlo noi, il mondo. Un programma denso, preciso, di stringente attualità per i temi che tocca, che va nella direzione auspicata dai grandi visionari (i Cederna, Conti, Peccei, Langer evocati da Michele Serra in una sua consonate “Amaca” di qualche giorno prima) che, più della “crescita” ad ogni costo, si sono preoccupati del modo migliore di far convivere questa umanità, troppo rapace, con un pianeta in sofferenza in ogni sua fibra, materiale ed immateriale.

Bene: mi aspettavo accese reazioni del partito e dei media a questa “intrusione” femminile nel duello per le primarie, consensi, bocciature, commenti di qualsiasi natura a conferma quantomeno della esistenza di una terza via otre il dilemma “anziano da rottamare-giovane rampante” nel quale si è avvitata una discussione che più “impolitica” di così non si può. Laura Puppato è una militante del Pd di tutto rispetto, ha guidato da sindaco un paese divenuto “virtuoso” in campo ambientale, ha sconfitto la Lega e la destra in competizioni elettorali in cui ha raccolto consensi stratosferici, è una “testa pensante” con le idee chiare sulla direzione che la politica, non solo il partito, deve seguire per scongiurare almeno in parte la deriva distruttiva intrapresa dal mondo capitalista, causa eccessivo sfruttamento di risorse, umane e ambientali, non rinnovabili.

Bene: si è mosso qualcosa o qualcuno, dopo il suo annuncio di partecipare alle primarie e per giunta con queste idee, con questi intenti così poco “mansueti” perché troppo densamente “politici” e, questi sì, annunciatori di una “rivoluzione gentile” di donna intelligente competente e capace? Il/la prima che abbia notizie di reazioni, mi tenga al corrente per piacere, anche se io ho trovato per chi votare alle primarie. E con entusiasmo.

(il disegno in b.n. è di Gianfranco Zavalloni, persona bellissima che amava la bellezza in ogni sua manifestazione, ambientalista e pedagogo di grande intelligenza, mio amico carissimo e sfortunato che se ne è andato il 19 agosto scorso, a 49 anni nella sua casa-laboratorio-scuola sperimentale di Cesena, quando aveva ancora tanto da darci. Lo piango con sincero dolore e lo ricordo così, con uno dei suoi leggiadri disegni con cui allietava ogni occasione di incontro.)

6 commenti su questo articolo:

  1. agnese scrive:

    Si è capito cara Rosanna che il silenzio è un modo per uccidere idee e ideali, così quando scopro che mezzocielo fa venire alla luce fatti e persone che si vogliono far scomparire ignorandole mi pare che dia valore al suo essere giornale.

  2. Emma scrive:

    Forza Laura, forza Laura siamo con te

  3. Alba Gentile scrive:

    Su Laura Puppato si sa poco ma per noi donne potrebbe essere un’alternativa di voto, il parlarne può solo far conoscere le varie facce del PD che per ora quelle che ci sono lasciano molto insoddisfatte

  4. Francesco Cecchini scrive:

    Puppato premier! Dio ce ne scampi e liberi! I cittadini di Montebelluna ne hanno abbastanza dei suoi anni da sindaco ed anche per qualche tempo ed in contemporanea da assessore dell’ urbanistica. Accorpamento non usuale di due ruoli se non per controllare meglio un’ attivita’ edilizia che ha trattato Montebelluna, piu’ come una merce che un bene comune.
    Vorrà la Puppato essere sia Premier che Ministro ai Lavori Pubblici?

  5. giulia scrive:

    In verità molti parlano bene di laura puppato, questa mattina finalmente_ il fatto_ uno dei pochi giornali italiani disposti a dire qualcosa le dedica una pagina con notizie serie e non denigratorie, comunque io tifo per lei.

  6. Francesco Cecchini scrive:

    SENATRICE PUPPATO E L’ ART. 21 DELLA COSTITUZIONE.
    Art. 21 della Costituzione: “Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”
    Quando nel marzo del 2013, Laura Puppato lo accusò di essere un piccolo ducetto , Flavio Zanonato, ora deputato al parlamento europeo affermò:
    “ Mi sembra giusto che la gente sappia che la Puppato non accetta le critiche e che non è affatto quella che sembra in televisione.”

    La mia non è diffamazione personale, ma critica a comportamenti politici della senatrice Puppato, diffusa con i mezzi a disposizione di un cittadino. giornali online, social network, emails etc.,etc.. Ho aumentato la diffusione dopo che Puppato mi ha inviato a casa due volte il comandante dei carabinieri di Montebelluna, Arcidiacono per farmi cambiare idea e dopo la denuncia.
    Le mie critiche alla senatrice Puppato riguardano principalmente i seguenti punti:
    · La strumentalizzazione partitica dell’evento del Cansiglio il 9 settembre 2012. Puppato si presentò come oratrice unica e capogruppo del PD in Consiglio regionale Veneto. Fatto grave che ruppe l’unità delle forze antifasciste.
    · La sua performance come sindaco di Montebelluna. Tra l’altro fu denunciata al TAR dal WWF locale. In merito ho redatto un’ analisi di quello che ha fatto come amministratrice della città.
    · Quando nel luglio del 2011 il Consiglio Regionale Veneto si è pronunciato a favore della riconversione a carbone della centrale elettrica di Porto Tolle, Puppato capogruppo del PD non si è opposta come hanno fatto altri, per esempio Bertolissi eletto nella stessa lista, ma si è astenuta, facendo passare questo come una critica / atto di accusa alla politica veneta.
    · La legge 27/12 che permette al Movimento per la vita, od altri, di entrare negli ospedali senza l’ autorizzazione della autorità sanitaria, come prevede la 194, ottenne il voto favorevole da Puppato allora capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale Veneto ( La commissione Sanità del Consiglio regionale poco tempo fa ha respinto il testo che autorizzava l’ ingresso negli ospedali ad associazioni che si occupano di etica e salute. Il Movimento per la vita, innanzitutto. Così torna in giunta il regolamento della legge 27 approvata 2 anni fa. Una grande vittoria delle donne, una sconfitta per Puppato ).
    · L’ aver votato in Senato l’abolizione dell’art. 138 della Costituzione, dopo aver partecipato alcuni giorni prima, il 12 ottobre 2013 a Roma ad una manifestazione a sostegno carta costituzionale.
    · Il cambiare troppo spesso posizione. Puppattiana durante le primarie del PD del 2012 per ottenere la segreteria del partito e la presidenza del consiglio. Poi, via via, bersaniana, amica dei grillini,civatiana ed ora renziana.
    · L’ aver abbandonato per ben due volte il territorio dove era stata eletta, prima di terminare il suo mandato.

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