non mollate, dice Carla Fracci ai danzatori palermitani
Anche quest’anno si è rinnovato l’appuntamento con Palermo in Danza 2012, alla sua terza edizione, manifestazione organizzata da Santina Franco con la collaborazione delle scuole di danza. Per una settimana Villa Pantelleria, bene confiscato alla mafia, si è trasformata in “cittadella della Danza” in cui i danzatori hanno avuto l’opportunità di studiare, in una cornice splendida, con maestri di fama internazionale. Al termine sono state assegnate ai migliori allievi borse di studio per frequentare corsi prestigiosi in altre città d’Italia o all’estero, o addirittura per essere inseriti in produzioni di spettacoli, come la Borsa Di Studio Training con la Compagnia Armitage Gone! Dance – New York direzione Karole Armitage (gennaio-febbraio 2013) vinta da Manuela Di Martino e la Borsa di Studio Training con la Compagnia Introdans – Olanda direzione Roel Voorintholt (aprile-maggio 2013), preparazione Pompea Santoro, vinta da Giulia Damiano.
La settimana si è conclusa l’8 settembre con una conferenza tenuta da Carla Fracci, Beppe Menegatti ed il sindaco Orlando; alla serata di Gala, presenziata anche dall’Assessore alla cultura Francesco Giambrone, hanno partecipato tra gli altri nomi: Alessio Carbone del Teatro dell’Opera di Parigi, Letizia Giuliani del Maggio Danza, Beatrice Carbone del Teatro alla Scala di Milano ed ancora le compagnie Armitage Gone! Dance, Introdans, Spellbound Contemporary Company, MMCompany, Petrillo Danza, Compagnia Itai e Compagnia Ibi. Una settimana entusiasmante, che ha permesso uno scambio con realtà nazionali ed internazionali e che ha dato l’opportunità ai partecipanti di vivere il sogno della danza, di conoscere e di arricchirsi (purtroppo solo interiormente visto che il contributo economico dei singoli è stato necessario per finanziare l’evento). L’attuale amministrazione lascia ben sperare in un’attenzione rivolta alla danza ed all’arte in generale, maggiore rispetto a quanto non sia avvenuto in passato. La situazione economica dell’Italia in generale fa sì che i tagli colpiscano soprattutto gli ambiti artistici, ma il vero investimento nel futuro non può prescindere dall’arte e dalla cultura. La testimonianza di Carla Fracci ha messo in risalto come per realizzarsi nella danza non conti solo la tecnica, ma occorrono altri ingredienti fondamentali come il coraggio di fare scelte anche dolorose, come il distacco dalla propria città per crescere, lo spirito di sacrificio, la determinazione, la sensibilità, l’umiltà e il rispetto per i Maestri. «Danzare – ha detto Orlando – è un modo esigente di vivere la vita» e il progetto di internazionalizzazione di Palermo ha l’obiettivo di fare in modo che i talenti abbiano la possibilità di scegliere se rimanere o no nella propria città. Il progetto per Palermo prevede che nel 2019 diventi Capitale Europea della Cultura, e come tale deve attrarre a sé, con forza centripeta, anche la danza internazionale. La magia che alimenta ogni passo di danza consapevole, ripaga tutti gli sforzi fatti anche dalle famiglie per alimentarla. Come suggerito da Menegatti: non è questo il momento di mollare! La danza può dare quella carica e positività interiore necessarie per affrontare le difficoltà della vita. E allora … uniamo le forze per continuare a tenere in vita la fonte della nostra forza e, pur mantenendo le radici, spiccare il volo sulle ali della danza.
Ottima la sintesi effettuata nell’articolo, dei quali peraltro sono condivisibili lo spirito e i contenuti!
Bene per mezzocielo che ha sempre molta attenzione per la danza, bene per Federica che ci fa sperare
Federica un consigliere comunale nel nostro dissestato paese non può fare molto ma tu con la tua passione artistica mi dicono cerchi di fare… ci riuscirai? Spero per noi di si