son finite le vacanze, son finite le brioches

17 settembre 2012 di: Rita Annaloro

Sono finite le vacanze, non saprei definirle… sono davvero il momento più bello dell’anno e quali sono le migliori? A luglio un’amica mi tempesta di telefonate perché vada a trovarla nella sua tenuta sui Colli Albani, là da sola in mezzo a tutto quel verde, dev’essere terribile non avere un’amica con cui parlare, uno spettacolo da andare a vedere, anche se io mi accontento di una passeggiata, in mezzo a quel ben di dio di fiori, alberi, laghetti ci si deve sentire proprio come una regina/principessa. La varietà, forse può mancare dopo un po’ la vastità del mare o la solennità della montagna.

Sarà questo che fa la differenza, l’idea di poter cambiare vita, di poter andare in vacanza da tutto, dalle seccature, dagli amici, anche da se stessi: perdersi in qualcosa di nuovo, immenso, imponderabile. Bisogna che sia un posto tranquillo, però, dove si possa trovare parcheggio facilmente, senza doversi incastrare tra due Suv davanti a un ristorante dove bisogna prenotare con tre giorni di anticipo se si vuol trovare posto per la cena, o dove si debba fare mezz’ora di coda la mattina per le brioches all’uvetta da portar via per il picnic, con tutta quella gente elegante che ti guarda con astio dietro gli occhiali da sole, solo perché sei davanti a loro di mezzo metro. Nei posti tranquilli dove vado io, soprattutto fuori stagione, è tutto un altro vivere: nei centri benessere hai tutto a portata di mano, non sei tu che vai verso il ristorante, è il ristorante che cerca te, perché puoi scegliere tra più sale che fanno cucine diverse a seconda dei tuoi gusti, o delle tue esigenze, come spiegavo prima. Nei posti tranquilli non c’è la gara all’ultimo calzino firmato, la gente non ha bisogno di mostrare di essere elegante, lo è perché solo una persona di gran classe può scegliere (e permettersi) quel tipo di vacanza.

Comunque lì, nei luoghi di villeggiatura come Capri, o Portofino o Cortina dov’è tutto un fiorire di outlet d’alta moda e dove si incontrano tutti i cafoni arricchiti del mondo, l’eleganza non conta, tanto gli indigeni i soldi come li prendono da te li prendono da un altro, non è che quella con più gioielli riesce a parcheggiare meglio di te o a conquistare due brioches in più se sono finite. In fondo quelli sono posti popolari, dove il lusso è inutile, non ti fa conquistare niente, anzi forse ti mette a rischio di scippi e rapine, perché si sa che i malviventi accorrono dove il brillio è maggiore e luccica di più.

2 commenti su questo articolo:

  1. Luisella Bono scrive:

    Una cosa è certa il periodo più stancante dell’anno è quello delle vacanze, devi godere per forza, devi essere abbronzata e gagliarda per forza, devi essere giovane a tutti i costi.

  2. Paoletta scrive:

    Un vecchio detto dice” come sarebbe bella la vita se non ci fossero le feste” e io aggiungo… e le vacanze che ti fanno illudere sulla vita godereccia e il Natale che ti costringe anche quando non ci sono a manifestare buoni sentimenti…

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