a volte ritornano, cronache da Panormuk

3 ottobre 2012 di: Luigi Colajanni

Qui a Panormuk ci si chiede ancora a cosa sia servita la estenuante battaglia per il comando del regno di sotto. Superata la sbornia delle feste per la vittoria, adesso i seguaci del vecchio Horlandon e l’intero popolo di Panormuk si comincia a guardare intorno chiedendosi cosa sia cambiato, rispetto al periodo del regno dell’inetto Kubalybr. Nel frattempo anche la battaglia per il regno di sopra sembra scorrere stancamente nella consapevolezza, forse, che non ci sarà nessun vincitore e che dunque, alla fine, si dovrà comunque scendere a patti con i nemici. Metabolizzato l’annunciato tradimento del Maligno Wykkykè, che dopo aver osannato il Califfo Hussumek come leader del Popolo dell’Ovest lo ha tradito la notte stessa creandosi un esercito proprio, la battaglia per il reclutamento delle truppe, come dicevo, avanza stancamente. La gran parte degli aspiranti ad un posto di comando occupa i muri delle città con le proprie ultrafacce bidimensionali. Quest’anno sembra andare di moda la pulizia delle sopracciglia delle ultrafacce, che dunque, spesso, vengono sottoposte preventivamente ad un maquillage effettuato dall’estetista e poi con Photoshop. Il messaggio che lanciano costoro sembra essere “mi sembra appena opportuno ricordarti che mi candido … tanto do per scontato che voterai per me”.

Questa sembra essere la strategia adottata dai generali Skoma, Wholf, Kasch e l’Amazzone Karon le cui ultrafacce si contendono il controllo dei muri della città. Una parola ad effetto resuscitata quest’anno, forse sull’onda dei tumulti del mondo arabo, è “Rivoluzione”. Mr Chain, un outsider mezzo sconosciuto, ci comunica che sta rivoluzionando Panormuk, mentre Littlecross ci fa sapere che la rivoluzione è già iniziata. Come per il caso dell’avvento al potere del vecchio Horlandon credo che nessuno, in effetti, se ne sia accorto. Hirondell, grande sconfitto della battaglia per il regno di sotto, invece si rifà chiaramente ad un riferimento di Belushiana memoria. Chi ama i Blues Brothers infatti non avrà dimenticato le capriole del grande John quando “vede la luce”, e a questo episodio si riferisce chiaramente Hirondell che ci promette “più luce” con un fascio di luce subliminare che attraversa la sua ultrafaccia maquilagiata. Basteranno gli amanti dei Blues Brothers per assicurargli un posto di comando? A meno che non sia, invece, una trovata simile a quella dell’Unto Beruskyn che con una mossa a sorpresa ha cancellato l’Ici dalle tasse, e dunque il messaggio sia rivolto ad un abbassamento del costo dell’energia elettrica, in questo caso però il messaggio sarebbe poco chiaro. Pharaos lancia un messaggio enigmatico: “ora più che mai” … perché? si chiede confuso il popolo di Panormuk. Il feroce Krakolik fa riferimento all’onestà, anzi, addirittura dice di essere lui il riferimento dei siciliani onesti … Chissà se tra questi annovera pure Lombardon, di cui ha sostenuto il governo fino a poche settimane fa. Ma veniamo ai tre più agguerriti avversari di Littlecross. Il Califfo Hussumek ci fa sapere che governerà, virgola, onestamente. Chiedendo in giro, nessuno si ricorda di qualcuno che abbia promesso il contrario. Magari si poteva leggere tra le righe, ma nessuno ricorda uno slogan del tipo “sarò disonesto”…

In fatto di onestà bisogna riconoscere il primato al Maligno Wykkykè la cui ultrafaccia fa un gesto inequivocabile: “ve lo farò tanto”. In ultimo Franckfav sembra essere sparito, acquattato nell’ombra spia i suoi avversari, o, anche per lui, come per Monastir, il Mago Otelma ha confuso l’incantesimo dell’invincibilità con quello della invisibilità?

1 commento su questo articolo:

  1. Claudia scrive:

    A volte ritona anche Colaianni ed è sempre più spiritoso !

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