equità vo cercando…

29 ottobre 2012 di: Ninni Toccori

Sicuramente tutti sono venuti a conoscenza dei provvedimenti “equi” che il ministro Grilli ha introdotto nel nuovo Ddl di Stabilità. Ma non tutti sanno forse perché il mondo della scuola è oggi in rivolta: c’è la proposta (ministro Profumo) di innalzare di sei ore l’orario di lavoro per i docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado (oggi di 18 ore) motivando tale iniziativa in tal maniera: risparmio 500 milioni di euro e due settimane in più di vacanze in estate. E perché tutto questo? Si dice per ridare alle scuole private la stessa cifra che il governo precedente aveva tolto.

Cosa accadrà quindi? Quelle sei ore in più serviranno ad avere in carico un’altra classe da seguire e risparmiare così i soldi dello stipendio di tanti altri colleghi precari e non. Il che vuole dire che già oggi, con le classi stipate di 27/30 alunni, si hanno circa 90 ragazzi da seguire con le 18 ore; con 24 se ne avranno circa 120 escludendo i colleghi di altre materie, tipo lingue, con un inevitabile peggioramento del servizio. Dico anche che i docenti italiani guadagnano da 4 a 10 mila euro in meno rispetto alla media europea, tra lo stipendio di un insegnante italiano, a inizio e a fine carriera, rispetto ai suoi colleghi degli altri paesi dell’Unione. Nel dettaglio, se un insegnante italiano di scuola media ad inizio carriera guadagna 24mila euro (la media Ue è di 28 mila) un collega tedesco ne guadagna 42 mila, uno spagnolo 34 mila. Al massimo della carriera, dopo 35 anni, un docente di scuola superiore in Italia arriva a guadagnare quasi 39 mila euro lordi l’anno (la media Ue è di quasi 49 mila) un tedesco ne guadagna 63 mila, uno spagnolo 48 mila, un francese 47 mila. Va inoltre considerato che, avendo l’Italia il carico fiscale tra i più alti, la differenza al netto è anche maggiore. Il carico settimanale di un insegnante italiano della scuola primaria è di 22 ore rispetto alle 19,6 della media Ue. Per la secondaria superiore sono 18 le ore per l’insegnante italiano, 16,3 per la media europea. Nella secondaria inferiore le ore sono le stesse in Italia e nella media Ue: 18. Dunque quanto afferma il ministro Profumo (e i media suoi amici ripetono come un mantra) che l’aumento delle ore di lezione serve ad allineare la scuola italiana a quella europea è una clamorosa bufala. Ed allora, utilizzando la nomenclatura tanto in voga, ci troviamo di fronte ad un vero e proprio “accanimento terapeutico”, ad un volere “togliere la spina” alla scuola statale e a tutti gli insegnanti. Lavorare di più e lavorare gratis. Ed allora, per lo stesso principio, diremo alle varie maestranze come: idraulico, elettricista, dentista, muratore, imbianchino, tecnici vari, macellai, fruttivendoli, salumieri etc di darci le loro prestazioni o la loro merce gratuitamente. Un po’ per uno non fa male a nessuno. O no?

1 commento su questo articolo:

  1. Ornella Papitto scrive:

    La classe docente, rispetto a altre professioni, ė considerata privilegiata per il numero di ore e per la libertà di cui gode quando entra in classe e per il fatto che neanche il Direttore Scolastico può entrare nel merito del metodo didattico. Questo e altro ha reso la classe docente differente dagli altri lavoratori che devono rendere conto a chi li dirige. Per non parlare di tutti quegli insegnanti che lavorano, il pomeriggio, in nero, senza pagare le tasse e togliendo molto delle loro forze alla classe.
    Ė Così assurdo quello che scrivo

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