inaccettabile strage
Con l’uccisione di Carmela Petrucci continua la strage ininterrotta di donne, tanto più grave ed allarmante in quanto non sembra intravvedersene la fine. Da anni diciamo, inascoltate, che a una maggiore libertà e autonomia delle donne corrisponde una reazione maschile sempre più violenta a fronte della quale quel poco che è stato fatto è del tutto insufficiente e inefficace. Gli interventi di sensibilizzazione e di denuncia rivolti alla cittadinanza, per quanto necessari, non sono infatti sufficienti per invertire un fenomeno così radicato. Siamo di fronte all’ennesima dimostrazione, se ce ne fosse stato bisogno, che la violenza maschile sulle donne costituisce allarme sociale.
Si tratta di una grande questione pubblica e politica che va assunta come tale e rispetto alla quale è necessario che gli uomini comincino a prendersi le proprie responsabilità. Sul piano pratico, c’è bisogno di prevenzione e di sostegno vero al lavoro dei centri di accoglienza, ma soprattutto c’è bisogno di formazione, di acquisizione di una coscienza nuova dei modelli culturali, familiari, di relazione che ci portiamo dietro, c’è bisogno di un impegno significativo a partire dalla scuola perché è nella scuola che le giovani generazioni possono cominciare a sperimentare le forme di una possibile cultura e convivenza civile e non violenta fra uomini e donne.
Biblioteca delle donne e Centro di consulenza legale UDIPALERMO