la moneta euro, è di sinistra?

14 ottobre 2012 di: Filippo Albamonte

Che senso ha accostare una moneta, cioè uno strumento nato per facilitare gli scambi di beni e servizi, ad una ideologia, un modo di essere, un approccio ai problemi della vita e al governo delle comunità umane? Certo il quesito appare paradossale ma vediamo di aggirare l’ostacolo.

E’ di sinistra togliere la sovranità monetaria agli stati e affidarla ai mercati internazionali di capitali? E’ di sinistra limitare o sottrarre la sovranità politica a quei governi che non operano assecondando i principi neo liberisti dell’economia? E’ di sinistra affidare ad organismi burocratici non eletti dai cittadini ( Bce, Esm, etc.) il controllo delle manovre economiche dei singoli Stati dalle quali dipende il destino di ognuno di noi? E’ stato di sinistra aver creato un sistema che costringe i governi a cercare il denaro o vessando i cittadini con tassazioni da sceriffo di Nottingham, o in alternativa in prestito sui mercati finanziari? E’ di sinistra tagliare le pensioni? E’ di sinistra ridurre i diritti dei lavoratori? Sono di sinistra contratti come quelli firmati a Pomigliano?

Si dirà “questi problemi ci sono sempre stati …” ma è proprio vero?

In passato gli Stati che volevano arricchire la comunità con infrastrutture, o stimolare l’economia senza aumentare il ricorso all’imposizione fiscale per non deprimere i consumi, erano soliti stampare moneta. Se la politica di spesa era precisa e oculata, si riusciva ad evitare i fenomeni simili a quelli della repubblica di Weimar nella Germania pre nazista e l’inflazione rimaneva sotto controllo. Lo Stato aumentava si la massa monetaria ma per produrre beni reali come ponti, asili etc. Più denaro circolante ma anche più beni concreti e più persone disposti ad acquistarli.

Oggi in Europa non è più cosi. Se lo Stato ha bisogno di creare un bene per la collettività, ad esempio ricostruire l’Emilia del post terremoto, ha solamente due strade: o aumentare le tasse o chiedere i soldi in prestito ai mercati di capitali (oppure, ahimé, di non ricostruire nulla).

La possibilità di stampare moneta? Che fine ha fatto?

E’ scomparsa, perché i governanti europei si sono negli anni convinti della bontà delle teorie economiche neoliberiste come quelle di Milton Friedmann e Karl Brunner e hanno inventato una moneta, che non essendo di proprietà degli Stati, va chiesta in prestito ai mercati, con il dichiarato intento di costringere alla parsimonia gli Stati potenzialmente spendaccioni; ma le politiche neoliberiste sono di sinistra? E’ di sinistra accettare come controllori degli Stati i grandi speculatori mondiali, come George Soros e altri del suo calibro, a capo dei mercati che ci prestano i soldi e dettano le condizioni con gli spread, in grado addirittura di fare cadere governi legittimamente eletti? Per ora gioiamo perché a cadere è stato Berlusconi ma domani? Ci viene detto continuamente che senza l’euro le cose sarebbero addirittura peggiori ma lo avevano detto anche ai greci, ai portoghesi, agli irlandesi, agli spagnoli etc.

Paolo Ferrero a proposito del dibattito nel Pd ha scritto: “grande dibattito sulle regole, niente sui contenuti” i contenuti, aggiunge, “li ha già definiti il governo Monti: taglio articolo 18, taglio pensioni, fiscal compact, etc”. Quindi ricapitolando: le ricette dei governanti europei per salvare l’euro sono palesemente non di sinistra, gli strumenti messi in campo stanno uccidendo l’economia, le famiglie, gli operai e i pensionati e quindi non sono di sinistra, gli organismi sovranazionali non eletti fanno le leggi al posto dei rappresentanti del popolo in virtù di principi non di sinistra, i mercati di capitale non sono di sinistra, però tutto ciò viene accettato per salvare l’euro.

Ma allora… scusate… almeno questo euro sarà di sinistra, o no?

10 commenti su questo articolo:

  1. Antonio di Tacco scrive:

    Il problema è alcuni dei dirigenti in malafede hanno ingannato la base. Si sono approfittati del fatto che la gente è distratta dai mille problemi quotidiani e non ha il tempo di approfondire i temi dell’economia. E’ successo cosi che gente come Blur o Prodi hanno sdoganato economisti e discipline economiche di ultradestra tipo quelle neoclassiche e in base a quelle hanno fatto l’Europa. E noi popolo della sinistra? Ci siamo fatti fregare! NON E’ MAI TROPPO TARDI CI POSSIAMO RIBELLARE! Riscopriamo Keines o Samuelson e torniamo a occuparci delle persone.

  2. antonio di Tacco scrive:

    Chiedo scusa per “Blur” intendevo ovviamente Tony Blair !

  3. INDIGNATA scrive:

    hai ragione su tutto filippo, questo governo rappresenta la peggiore destra. Affamatori di poveri e popoli. Siamo a questo. Vedo gente che non può mangiare, nutrire adeguatamente i figli, comprare i libri per la scuola, pagare l’affitto di casa. Quanti suicidi hanno sulla coscienza monti e gli altri? L’unico merito che posso dare loro è quello di averci fatto recuperare serietà in campo internazionale dopo berlusconi, poi il diluvio. è lapalissiano che siano di parte e non abbiano fatto niente per le fasce deboli, anzi, su quelle si accaniscono perché le caste non le hanno sfiorate. I deputati non sono stati dimezzati e i loro stipendi sono da capogiro. Come si fa a non capire che se nascono i movimenti dei forconi o quello di grillo è perché la gente sta reagendo con il disordine civile e quel che ne conseguirà? .E’ bene prendere contatti con il territorio e la realtà vera piuttosto che spartirsi le poltrone e fare alleanze non credibili neanche agli idioti. Come si può capire e sopportare l’alleanza del Pd con UDC? e prima con lombardo? sono credibili costoro? ma che cosa succede? Per chi voteremo noi dispersi della sinistra non più rappresentata?

  4. Paolo.R scrive:

    No, non esiste un solo provvedimento attualmente che possiamo dire sia di sinistra, invece noi di sinistra ci aggrappiamo a qualunque cosa sia diversa, ma un loden verde non basta per segnare un confine con il cavaliere

  5. luisella Bono scrive:

    L’europa unita è però una grande conquista e forse l’euro pure ma i provvedimenti monti sono inqualificabile

  6. luisa scrive:

    Grande Filippo! Abbiamo bisogno di gente come te che spinge a riflettere sui meccanismi distorti dell’economia europea.. A Lisbona, a Madrid, in Grecia le persone sono scese in piazza contro lo Stato che ha svenduto la sua Sovranità in nome dell’Euro.. Noi in Italia ancora dormiamo perchè in qualche modo mangiamo tre volte al giorno, ma non durerà a lungo. La sinistra aveva giustamente condiviso il progetto di una moneta unica che unisse i popoli ma purtroppo l’euro si è rivelata una moneta per le banche e unisce si i popoli, ma nella povertà. La sinistra, che appare senza punti di riferimento, frammentata all’interno, potrebbe riunirsi nella battaglia per la riappropriazione delle sovranità popolari, a cominciare da quella monetaria, senza per questo dover rinunciare a un progetto comune europeo. Il rispetto dell’individuo, non la ricchezza di pochi capitalisti, deve essere il fulcro di questo progetto.

  7. M.C scrive:

    Articolo ottimo ma se volevamo l’unione europea dovevamo per forza avere l’ euro o di sinistra o di destra, non era necessario… avere un Monti che affama tutti tranne le banche.

  8. Ornella Papitto scrive:

    Perché confondiamo la moneta euro con le azioni del governo italiano di destra e con quelli europei di destra? Sono andata all’estero e ho ben accettato di non dover cambiare i soldi (operazioni sempre costose) e poter confrontare i prezzi tra i nostri e i loro. E’ poco ma mI sentivo in Europa. Le politiche dipendono dai governi e se si sottomettono al potere delle banche fanno una politica di destra. Sto aspettando la sinistra in Italia e in Europa. Non credo che possa essere la stessa esperienza che stiamo vivendo adesso con Monti, esplicitamente iniquo, e le destre europee.

    • Filippo Albamonte scrive:

      Il problema cara Ornella è che l’opinione pubblica non conosce i meccanismi con i quali funziona l’euro. Sono tenuti, non dico segreti ma sono sicuramente al di fuori della portata di chi non si intende di economia. Se la gente sapesse come funzione nella realtà l’euro, altro che viaggi all’estero e i vantaggi di non cambiare la valuta, scenderebbe in piazza urlando. Quando si parla di uscire o no dall’euro si assiste spesso ad un dialogo tra sordi: da un lato chi propone di uscire non sa come funziona il meccanismo e si limita a constatare la drammaticità della situazione o a seguire alla cieca il Grillo di turno, dall’altro chi sostiene che uscire sarebbe un disastro non conosce la questione ma si fida degli pseudo economisti che fanno terrorismo in tv. La soluzione? Andate a vedere come funzione questa moneta cosi che vi possiate fare un’idea più precisa e magari, chissà, riuscirete anche a rispondere al quesito ” ma l’euro è di sinistra” :)

      • ornella papitto scrive:

        La moneta è uno strumento, un mezzo e un mezzo non è né di destra, né di sinistra. Non sono in grado di comprendere i meccanismi di cui tu parli. Sono argomenti, a quanto pare per addetti ai lavori, non per chi si forma le idee leggendo i giornali preferiti e non sui trattati di onesti economisti. A ben capire i meccanismi ci vengono ben nascosti sia da quelli di destra che da quelli di sinistra e questo mi fa arrabbiare. Per questo motivo sto aspettando il comportamento della sinistra. Saranno più trasparenti, più chiari, più convincenti? Per ora aspetto e cercherò di approfondire l’argomento, sempre se non mi perderò tra tecnicismi poco comprensibili a una cittadina comune.

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