un convegno molto femminile
Si è svolto a Roma il 6 e il 7 ottobre il primo Convegno Nazionale di Toponomastica Femminile, con lo scopo di presentare il lavoro dei vari gruppi regionali che hanno censito le intitolazioni a donne di luoghi di circolazione (vie, piazze, ecc ), di rendere conto dello stato di realizzazione delle varie iniziative in corso e di progettare interventi per diffondere la cultura toponomastica di genere in ambito locale, nazionale ed europeo. Il luogo di svolgimento, la Casa internazionale delle donne, le relatrici quasi tutte donne, una addirittura con bambina accanto sul palco che le dava baci di approvazione nel corso del suo intervento e poi tanti nomi di donne conosciute, meno conosciute e alcune sconosciute (partigiane, scienziate, politiche, medichesse, magistrate, letterate…) per l’oblio che ha seguito la loro scomparsa dopo che avevano ben meritato la riconoscenza della nazione con il loro lavoro, le loro azioni, le loro ricerche. Emblematico il caso delle 21 madri della Patria, le donne che vennero elette per partecipare alla Costituente, che elaborò la nostra Costituzione, i cui nomi e la cui influenza nella elaborazione degli articoli della medesima sono nella maggioranza dei casi sconosciuti ai cittadini italiani e a cui il gruppo di toponomastica propone di dedicare nuovi quartieri, in particolare nella città di Roma. La regione più virtuosa riguardo l’intitolazione a donne risulta essere l’Umbria, mentre le isole maggiori spiccano per l’impegno didattico di diffusione (la Sicilia) e la particolare caratteristica che i ‘grandi uomini’ risultano in realtà essere donne (la Sardegna). Molto interessante anche l’esame dell’approccio femminile alle città, come nel caso della scrittrice Anna Maria Ortese e quello delle scrittrici emigrate di seconda generazione sia a Roma che a Londra.
Emblematico il caso della ristorazione per la pausa caffè e quella del pranzo. Non pervenuti i fondi promessi dal Comune di Roma per problemi di tagli, è bastato il passaparola per organizzare un buffet autogestito, variegato sia dal punto di vista della provenienza regionale che della creatività casalinga delle organizzatrici e delle partecipanti.
Inoltre, in occasione del convegno è stata allestita nei corridoi della Casa Internazionale una mostra fotografica sulle strade intitolate alle donne, composta da quattro diverse sezioni (nazionale, estera, romana, partigiane), pensate per essere ’separabili, versatili e itineranti’. Sulla parete opposta degli stessi corridoi, la documentazione fotografica della storia delle lotte delle donne per la conquista della loro visibilità e della loro ‘Casa’, un segno benaugurante per il successo delle iniziative future del gruppo di Toponomastica Femminile.
Una conquista impegnativa e rilevante. Tutta la nostra riconoscenza alle donne protagoniste nella storia del nostro Paese, nell’economia, nelle scienze, nella cultura, nello spettacolo, nelle istituzioni e nell’attualità……..
Lodevole la capacità di “problem solving” nell’organizzazione della ristorazione
con evidente assunzione di responsabilità rispetto ai cibi e alle bevande
Si può dire davvero che il futuro di un Paese
è in mano alle donne