BO(U)ND GIRLS

24 novembre 2012 di: Marianna Marino

[per chi non avesse visto Skyfall: attenzione, spoiler!]

“L’ultima avventura cinematografica di 007 è assolutamente diversa”. L’abbiamo sentito/letto tante volte prima di recarci a vedere Skyfall con i nostri occhi. E sì, è diverso: lo pseudointimismo che riconduce Bond alla sua Scozia natia è di una noia mortale, mentre l’attacco interno contro MI6 su base informatica fa molto The Dark Knight Rises (e, quindi, noia mortale bis). Le donne che affiancano Bond, inoltre, non hanno un briciolo della personalità e della forza di Vesper Lynd (il ruolo di Eva Green in Casino Royale). Skyfall, infatti, si limita a presentare una strafiga esotica (Sévérine/Bérénice Marlohe) e una riccetta (sempre esotica: Eve/Naomie Harris) sexy e simpatica – così tanto da risultare quasi letale per Bond. Sul maschilismo colonialista del protagonista dei libri di Ian Fleming si è detto tanto: ma, nel caso di quest’ultimo episodio di una saga ultradecennale, non è tanto in questione l’esotismo della femmina posseduta quanto la sua falsa emancipazione. A Sévérine, di fatto, viene assegnato il guardaroba della classica e affascinante dark lady: inizialmente apparsa come singola forza del male, si scopre che, ovviamente, “appartiene” al cattivo di turno. Morirà presto, senza avere avuto la possibilità di esprimere un ragionamento vero e proprio. Eve, da parte sua, abbandona i compiti di agente operativo per rassegnarsi a un rassicurante impiego in sede, trasformandosi in un’inusitata Moneypenny. L’unica donna ad avere apparentemente le mani salde sul potere (a parte la regina, sempre sottintesa) è M (Judi Dench): potere che tuttavia può assumersi in quanto donna di una certa età, priva di sensualità e destinata a morire anche lei, come Sévérine.

Si salva soltanto Eve, donna primordiale come il suo nome: colei che rinuncia all’azione per lo stereotipo tailleur+scrivania. Perché anche il maschilismo si è evoluto, come i gadget dell’agente di Sua Maestà: suvvia, non pretendiamo mica che Miss Moneypenny torni a far la calza. Anzi, le diamo persino un computer e uno smartphone, e che Dio salvi la Regina.

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