in difesa di Elsa Fornero, ministro
Errori ne ha fatti, indubbiamente – ma non per furbizia o brama di potere. Piuttosto per quella distanza che passa tra un tecnico, che analizza la realtà dall’alto delle teorie economiche, e la ribollente e multiforme realtà sulla quale ci si propone di intervenire. Chi conosce la politica sa che non basta individuare una soluzione, forse anche giusta: bisogna verificarla con le persone interessate, coinvolgerle e convincerle (magari modificando qualcosa). Tuttavia: tra la melensa logorrea dei politici di lungo corso, che smussano la verità, la affondano in confronti senza fine e rinviano sempre gli interventi effettivi, io preferisco la brutalità della Fornero e la sua disponibilità a confrontarsi con i lavoratori e con i giovani, a rischio di contestazioni furibonde.
Dalle quali mi dissocio. L’accanimento “ad personam”, qualsiasi ne sia il segno (di destra o di sinistra) è sempre ignobile. E’ chiaro già da tempo che le critiche (alcune più che legittime) a determinate misure del Governo Monti, hanno preso la strada della demonizzazione della ministra Fornero (e che sia donna, ed un giorno si sia commossa annunciando dure misure di austerity, ha reso più divertente la contestazione). I politici professionisti sanno come gestire queste insidie, le promuovono e le manovrano, ed i giovani cosiddetti “innocenti” vanno loro dietro. Gioiosamente. Ricordo dirigenti politici di sinistra che, alla fine degli anni ’70, studiavano a tavolino slogan di propaganda per “far diventare antipatico/odioso Aldo Moro” (sic!). Non mi piace che si ripercorra, consapevolmente o no, la stessa strada.
Non è possibile che questo articolo l’abbia scritto proprio Simona Mafai, mi rifiuto di crederlo.
Difendere chi ha reso più poveri i poveri, chi ha intaccato le pensioni, chi si è appoggiato sul “muretto basso” e ha salvaguardato le “caste”, chi non ha avuto il coraggio di ridurre gli stipendi dei parlamentari lasciaDOGLI 20 MILA EURO AL MESE A FRONTE DEI 500 EURO o forse meno delle pensioni degli anziani, chi ha lasciato i panfili ormeggiati nei lussuosi porti e ha raccolto tasse massacrando i lavoratori dipendente, tutto questo accanimento contro le fasce deboli è PIu’ IGNOBILE dell’accanimento del popolo contro la fornero e i vari Monti che hanno reso dignità all’italia solo sostituendo la faccia di berlusconi, ma hanno affamato gli italiani dei ceti medi e bassi. i ricchi oggi possono difendere l’operato della Fornero, il popolo no! è sotto gli occhi di tutti.
secondo questo articolo se ” L’accanimento “ad personam”, qualsiasi ne sia il segno (di destra o di sinistra) è sempre ignobile”, allora siamo stati tutti ignobili ad accanirci contro berlusconi….
non ho niente contro la persona fornero, ma contro il tecnico fornero ho tanto e come me tutti gli italiani, non importa se di destra o di sinistra, La fornero insieme a tutti gli altri saccenti e “infallibili” tecnici, ha fallito miseramente e non so perché una persona come la Mafai possa difenderla. La sua difesa si unisce a quella di casini, montezemolo e lo stesso fini che invocano anche per il futuro monti e fornero, ma da casini e montezemolo me l’aspetto da simona mafai no!
Ho difeso la sua prima apparizione “politica” con le sue lacrime, quando la grande informazione traboccava di ghigni alludenti alla solita debolezza delle donne ma poi… No, l’ho rimessa all’interno del suo ruolo nel governo Monti, che proprio tecnico non è e quindi la/li giudico per le azioni politiche messe in campo. Certo non infierisco su una sua comunicazione un po’ altezzosa ma qui mi fermo.
Simona, tu pretendi troppo.
Pretendi che le persone riescano (o abbiano voglia di) a distinguere tra l’entrare nel merito tra i provvedimenti messi in atto da Elsa Fornero ed il suo essere un essere umano (non a caso non ho scritto “essere donna”).
A me piacerebbe molto una discussione che entrasse nel merito dei singoli provvedimenti emanati con il beneplacito e/o la firma di Elsa Fornero.
E sicuramente avrei molto da criticare e da dissentire.
Ma altra cosa (a mio modesto modo di vedere) è la persona di Elsa Fornero.
Che ammiro molto.
Perché è una delle pochissime persone che non si tira mai indietro quando si tratta di confronti faccia a faccia, che si è presa insulti di ogni tipo ed ogni genere, che ha dimostrato sempre (almeno fino ad ora) un grande coraggio.
Conclusione?
Si combatta Elsa Fornero per le sue idee e i suoi provvedimenti se questi provvedimenti, leggi etc. li si ritengono iniqui.
Si eviti però, per cortesia, di attaccarla come persona. Questo non fa onore ad alcuno.
Refrain: tu pretendi troppo, Simona…. Tu pretendi che la gente pensi, rifletta….
P.S. A me piace chiamare le persone con il loro nome. Elsa Fornero la chiamo Elsa Fornero
Dunque non “la” Fornero” o altre amenità del tipo.
E francamente, non me ne importa un piffero della diatriba “ministro” o “ministra”.
F.TO Gabriella Alù
che alle primarie del PD è molto lieta di aver votato Matteo Renzi
Grazie, Gabriella. Mi hai perfettamente capito. Ripeto che l’attacco alla persona, al di là delle posizioni politiche, è sempre ignobile. Perfino nei cfr di Berlusconi…Ricordo l’orrore che mi fece il resoconto di una festa molto “in” svoltasi a Milano anni fa, durante la quale un ospite aveva invitato i convenuti a ” brindare al cancro del cavaliere”.
“Refrain: tu pretendi troppo, Simona…. Tu pretendi che la gente pensi, rifletta….”
“Simona, tu pretendi troppo.”
non conosco la sig,ra gabriella, ma trovo offensivo che abbia scritto le frasi riportate sopra. La gente non è idiota e riflette abbastanza per esprimere opinioni sul ministro Fornero. E’ assurdo che la sig.ra Alù volendo decodificare quanto scritto dalla sig.ra Mafai abbia finito per cadere in ciò che la sig.ra Mafai disapprova, cioè l’ignobiltà che sta alla base dell’insulto gratuito. Lei, signora Alù ha finito per insultare “la gente”, che, a parer suo, non pensa e non riflette… “Eviti per cortesia” di “attaccare” “la gente” che oggi ha ragioni in più per riflettere, parlare e non inneggiare, come gli esodati, verso chi li ha messi sul lastrico.