una giornata particolare, le primarie e le violenze
Ieri domenica 25 novembre è stata proprio una radiosa giornata di sole e di speranze, ne avevamo bisogno per andare avanti. Sul risultato delle primarie i commenti sono piovuti a valanga, con un dato comune: grande prova di democrazia da parte del Pd, della coalizione dei progressisti e del “popolo della sinistra” che ha dimostrato una voglia di partecipazione e di politica insperata, specie in Sicilia dopo l’astensionismo conclamato alle regionali. La ricomparsa delle code di aspiranti votanti ai gazebo ha riacceso il desiderio di essere parte attiva della comunità, di centrosinistra ma forse non solo, che sembrava desolatamente spento.
Io alla fine ho votato Bersani e sono contenta che si vada al ballottaggio con Renzi, sono soddisfatta dei toni “civili” usati da tutti e cinque gli sfidanti nel commentare l’esito della competizione, sono fiduciosa che la “politica” come la intendiamo noi subirà una svolta positiva dopo questa prova.
Quello che mi auguro ardentemente è che il Pd raccolga al suo interno pure le anime rappresentate dai “non vincitori”, diventando in effetti il partito plurale in cui anche i No Tav – tanto per dire l’anima “estrema” dell’ambientalismo non condiviso da Bersani – e in genere i temi dello sviluppo sostenibile, trovino spazio per esprimere, ed affermare, le proprie ragioni.
Domenica è stata anche la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, cominciata sabato con una serie di riuscitissime iniziative di cui bisogna dare merito alle organizzatrici, – tra cui le Onde con la sfolgorante “miscellanea” di arti e artiste all’Archivio comunale – che hanno interessato temi e luoghi diversi della città, tra cui la Fonderia Reale (non Oretea) che pare abbia finalmente trovato una pubblica destinazione. Lo spettacolo “Ferite a morte” di Serena Dandini, sabato sera in un teatro Biondo affollato e giustamente incriminato per il mistero dei biglietti negati (io stessa ho fruito della condivisione generosa del coupon di un amico), ha colpito per i temi trattati – storie vere di donne giovani e giovanissime uccise da padri mariti fidanzati amanti fratelli, come pure dal machismo che si annida nella tradizione più becera e ancestrale che le nuove generazioni decisamente respingono – e per la massiccia partecipazione di attrici e non attrici tutte bravissime, coinvolte e coinvolgenti nella forza positiva che sprigionava dalle denunce delle violenze per bocca delle vittime. La strada da fare perché gli uomini cambino mentalità e atteggiamento nei confronti del “possesso” della donna, è ancora tutta in salita, ma le donne che si sono impegnate in questa Giornata hanno dimostrato – se ce ne fosse stato bisogno – di essere pronte a lottare per vincerla, questa battaglia.
Condivido la partecipazione di Rosanna Pirajno alla giornata della violenza contro le donne, che è coincisa anche con la giornata delle primarie,quello che non capisco è perchè se mezzocielo è un sito che si sottolinea come idee a sinistra la Pirajno debba ogni volta dirci per chi vota, l’altra volta si proclamò con il giovane Ferrandelli, questa volta per il vecchio Bersani, è un’incoscia voglia di influenzare o una voglia cosciente che mal si addice a chi ha la responsabilità di un giornale che può raccogliere tante ma tante opinioni per fortuna le altre redattrici tacciono
Cara Elena,
che si dichiari apertamente il proprio voto in un giornale di politica mi sembra del tutto legittimo, oltre che coerente con la personalità limpida di Rosanna che non si è mai nascosta dietro calcolate ambiguità che purtroppo caratterizzano gran parte del popolo di sinistra. Si resta cmq tutte libere di dichiarare le proprie posizioni e relative motivazioni…esprimile pure e stai certa che Mezzocielo non le censurerà…con simpatia, Milena
prima si diceva il voto è segreto fa parte della mancanza di stile del momento fare sapere a tutti divorzi amanti e voto||||
sono d’accordo con Elena, la preferenza per bersani nelle primarie del centro sinistra non andava dichiarata da chi è responsabile del sito perché potrebbe configurarsi come tentativo di orientamento per quanti leggono il sito. Poiché c’è anche un ballottaggio non penso che andasse dichiarato il voto. Se io fossi convinta di votare Renzi, per esempio, leggere che la la pirajno (persona che stimo) vota x bersani, potrebbe indurmi a cambiare idea. a mio parere non è corretto essere così “trasparenti” quando i candidati sono due perché la trasparenza non è legata alla scelta dichiarata di un leader piuttostio che un altro dato che entrambi sono della medesima area politica. Che non si commetta lo stesso errore della camusso che ad urne aperte ha avuto non la “trasparenza”, ma il pessimo gusto di dire a milioni di italiani che aveva votato per Bersani. C’è un’etica anche nella comunicazione di cui non si può non tener conto.
care amiche, mezzocielo è un mare aperto di opinioni politiche “a sinistra” che ciascuna esprime liberamente anche a costo di scontrarsi con altre posizioni, abbiamo sempre praticato questa regola proprio perché ciascuna è ben salda nei propri convincimenti e quel che ne deriva è semmai una dialettica sulle ragioni, non l’induzione a cambiare idea. Io ho espresso la mia preferenza di voto ad urne chiuse, ritenendolo un atto di lealtà e non certo un invito a seguire il mio esempio al ballottaggio, sul quale non mi sono dichiarata. Se poi qualcuna si lasciasse convincere, lo farebbe caso mai per adesione alle mie ragioni, per stima di cui vi ringrazio, non credo perché si sia lasciata “irretire” dal mio pensiero “debole”.
Il caso della Camusso è diverso, lei è una “che conta” e le urne erano ancora aperte e io stessa non ho approvato né la sua dichiarazione né l’insistenza di Annunziata a farla. Se poi non approvate la mia scelta, parliamone, appunto facciamo “dialettica”, non chiediamo altro.