30 dicembre
Dedichiamo la poesia della poeta inglese Wendy Cope, profonda conoscitrice del nostro Paese, alla grande scienziata Rita Levi Montalcini scomparsa oggi all’età di 103 anni. La neurologa e senatrice a vita, Premio Nobel per la medicina nel 1986, era nata a Torino nel 1909. Personalità italiana tra le più importanti e conosciute, era celebre per le sue numerose scoperte. Vinse il Nobel per la scoperta e l’identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa.
Dapprincipio mi allarmo al suono delle bici
sopra la testa. E poi li vedo, due cigni
in volo verso il piccolo scappato dietro le canne.
Si scivola sul ponte, l’erba è così zuppa
che l’acqua penetra nelle scarpe. Ma ora
il sole è spuntato e tutto è sereno
e bello come la fine di un’angoscia.
Natale è stato un ammasso
di ossa di tacchino e muto litigare.
Gli ospiti sono partiti.
Passeggiatori solitari sorridono e si dicono
che la giornata è stupenda.
Come vorrei che ora fosse Natale,
questi prati lucenti,
il fruscio di grandi ali nel cielo.
Ricordo che nel 1997 il sindaco di Palermo Leoluca Orlando conferì a Rita Levi Montalcini la cittadinanza onoraria della città. Mi fa piacere riportare le parole che Lei riportò in quell’occasione: “Mi sento un po piemontese e un pò siciliana e sono felice di diventare una cittadina di Palermo per ricordare che l’Italia è una, dalle Alpi fino al Mediterraneo”. La sua vita ha arricchito la vita di tutti noi..
si è dedicata completamente all’umanità coltivando, come ha più volte dichiarato, le sue tre passioni: la ricerca scientifica. le persone care, il prossimo
le siamo immensamente riconoscenti