dove sta la nostra “identità”, se chiude il Museo delle Trame Mediterranee

29 dicembre 2012 di: Rossella Caleca

Chiude al pubblico il museo delle Trame mediterranee di Gibellina. Può una delle poche istituzioni culturali di respiro internazionale esistente in Sicilia, rischiare la cessazione delle attività per mancanza di fondi, mentre, fino a ieri, sono piovuti finanziamenti indiscriminati su miriadi di misconosciute associazioni spesso inutili? Può, e sta accadendo. La presidenza e gli operatori della Fondazione Orestiadi di Gibellina, creata da Ludovico Corrao e da trent’anni luogo di intrecci tra letteratura, musica, teatro ed arte contemporanea, hanno deciso la chiusura temporanea al pubblico del Museo delle Trame Mediterranee e della Biblioteca che ospita più di quindicimila volumi.

Il Museo, gestito dalla Fondazione, rappresenta una realtà unica e innovativa nel nostro paese, con un’interpretazione inedita e aperta della storia culturale del mediterraneo; accoglie opere e manufatti di diverse epoche e provenienze, insieme ad una collezione d’arte contemporanea tra le più prestigiose in Italia; attraverso il dialogo, la coesistenza e continuità di forme e segni appartenenti a diverse culture, realizza quell’incontro delle differenze per una crescita comune che è stato ed è la sostanza dell’avventura culturale di Gibellina. Oggi tutto questo è in pericolo: con un comunicato del 18 dicembre scorso, i lavoratori della Fondazione Orestiadi di Gibellina hanno denunciato “la situazione di grandissimo disagio causata dai ritardi nell’erogazione di finanziamenti dovuti per progetti già realizzati e dagli ingenti tagli subiti – immeritatamente – durante il corso degli ultimi anni, nonostante l’incremento delle attività svolte, riconosciute dal pubblico e da prestigiosi premi nazionali (Premio Icom 2011 per il Museo e premio dell’Associazione Nazionale critici di teatro 2012 per il Festival delle Orestiadi)”. In questa situazione, il mancato pagamento degli stipendi, e la mancanza di garanzie per il futuro rende impossibile progettare con serenità nuove attività.

Spero, e con me, sono certa, sperano i tanti per cui Gibellina è stata ed è un insostituibile luogo dell’anima, che il nuovo Presidente Crocetta e la nuova giunta regionale, comprendente scienziati ed artisti, manifestino concretamente l’interesse per la cultura sostenendo una realtà che costituisce un prezioso patrimonio per la Sicilia.

Commenta questo articolo:







*
AdvertisementAdvertisementAdvertisementAdvertisement