un’altra donna è possibile, dicono
Ho letto il libro “Un’altra donna è possibile”. E’ a cura di Paola Castiglia che intervista donne differenti per età e professione, ed. Vertigo. Paola è giovane e chiede alle sette donne come sia stato possibile arrivare a tanto degrado civile e morale. Cosa facevano le donne dagli anni ottanta ad oggi, quelle stesse donne che negli anni settanta lottavano senza sosta per l’emancipazione femminile? Poca resistenza, un filo di voce, lo sguardo altrove, possibilmente a crescere i figli e a districarsi nella quotidianità.
Un nuovo modello di donna si è affermato: «bambole inflessibili, mascoline imitatrici del carattere degli uomini, pronte allo scambio e al calcolo, parlatrici spregiudicate di sesso, barattatrici…». C’è chi afferma, tra le intervistate, che questo è un modello televisivo, ma non riguarda la maggioranza delle donne; che la generalizzazione è sempre un’operazione errata che offende chi non ne fa realmente parte. La cultura e l’arte non devono essere assenti nella vita delle donne, anche se laureate andranno a lavorare come commesse. La cultura è l’unico strumento che garantisce la libertà e contrasta la sottomissione. L’attenzione ai diritti conquistati e il coinvolgimento delle giovani generazioni sono necessari per evitare scippi e ritorni al passato. Questi sono alcuni punti del libro, ma c’è molto di più.
Ancora qualche giorno fa, una donna non più giovane, alta dirigente della Rai, ha voluto sottolineare di non essere una femminista, come se esserlo fosse sconveniente, quando invece è anche la Rai che ha contribuito a diffondere tanta sottocultura. Quella donna è lì solo perché altre donne nel mondo, dal 1860 circa, si sono esposte anche per lei ed erano femministe. Le dovrebbe ringraziare e non prenderne le distanze. Rifletta, e come dice un giovane di diciassette anni, “sviluppi”.
ZICHICHI VUOLE UNA SICILIA PIENA DI CENTRALI NUCLEARI, HO LETTO QUESTA NOTIZIA E LANCIO L’ALLARME. FERMIAMOLO!
Grazie Simonetta, intervento più che pertinente, sia per il motivo che per lo spazio in cui l’hai scritto: Paola Castiglia è anche componente del direttivo nazionale di Legambiente! Grazie
Attenzione ai diritti conquistati, appunto. Una conquista fragile, ancora non ben consolidata: così sembra. O così fanno sembrare quelli ( e quelle) che trovano più comodo restare, o tornare, nel passato, nonostante l’ostentata aggressività, la ricerca del potere praticata imitando i peggiori esempi maschili o con la disponibilità sessuale. E’ più che mai necessario proporre altri modelli di donna, valorizzarli, renderli visibili a tutti.