sfruttare il nostro medioevo, una buona idea

5 gennaio 2013 di: Rita Annaloro

Resoconto: 1023 recensioni compaiono in Trip Advisor su Mary King’s Close a Edimburgo, ossia sui sotterranei di un’antica casa nel centro storico della città. Si consiglia di prenotare la visita in anticipo, perché ad ogni tour possono partecipare non più di 15 persone. Il costo è di £10.50 ma vale la pena, dice chi ci è stato, perché le guide, in rigoroso costume d’epoca, ti fanno davvero vivere un’esperienza emozionante, raccontandoti le terribili storie della povera gente colpita dalla peste del 1640. Nei sotterranei di un palazzo storie raccapriccianti di delitti e fantasmi , filmati d’epoca proiettati su un muro grigio di fronte ad una vecchia panca, moccoli di candela accanto a ciotole sberciate da latte, panni stesi in una strada buia : che vuoi di più? Sembra di essere in un film!

Che poi si parli di Medioevo, del ‘600 o dell’altro secolo non importa, comunque è roba da brivido. E bravi gli scozzesi, capaci di far soldi anche con le catapecchie! E noi, che di tuguri e storie raccapriccianti ne avremmo da vendere? Dall’Oratorio dei Bianchi alla Casa di Cagliostro o ai cunicoli dei Beati Paoli, potremmo intrattenere spettatori per ore! Basterebbe raccontare le storie vere o immaginate della gente che viveva alla Vucciria, per incrementar le risorse del Comune: altro che amici dei Musei! Quella è roba per signori, più o meno “intelligenti”, ma il turista medio che viene in Sicilia vuole altro, vuole vedere “i mafiosi”, sentire storie raccapriccianti dal vivo. E perché non accontentarlo? Forse alcuni ex Lsu sarebbero contenti di avere un pubblico a cui raccontare le gloriose miserie della città e chissà, a furia di insistere magari l’esperienza potrebbe servire da trampolino di lancio per diventare precari nel mondo dello spettacolo. Comunque sarebbero finalmente socialmente utili.

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