che parlamento ci aspetta

25 febbraio 2013 di: Fortunata Pace

Nessuno, da nessuna parte può dirsi comodo e tranquillo. L’America, con un coraggioso Obama, tenta di togliere pesanti diseguaglianze sociali, la Cina a testa bassa cerca di sfondare il ventre del mondo, la Russia continua a vivere una lunga stagione di falsa, oltraggiosa democrazia, l’Africa tutta insiste a dilaniarsi, l’Onu serve poco e infine …l’Europa. Quindi noi, l’Italia che fra gli altri paesi del vecchio continente sta in bassa classifica, fornisce uno spettacolo di governo che suscita  facile ironia e critiche continue,  se non per   i ventanni per dieci certamente, e da martedì prossimo avrà tirato fuori dall’ennesima urna elettorale vaghe speranze di ripresa.  Se lascia da parte qualsiasi tipo di fanatismo,  se non si lascia accecare da plausibili moti di protesta e guarda, senza pensare a miracoli di sorta, verso un futuro che a passi lentissimi possa rassicurare un percorso civile, deve credere in un governo, fatto da uomini a volte imperfetti, capaci di prendere decisioni appropriate pur se non comode, forti nel dialogo con gli altri paesi europei, competenti e responsabili più che qualunque tecnico di emergenza. Ma sembra chiaro che a breve il panorama apparirà confuso, l’enigma Grillo che urlando tutto ciò che ben conosciamo ha fatto intendere la sua opera come grande onda di protesta, avrà con sconosciuti grillini a loro volta sconosciuti a loro stessi, una forza in Parlamento che non sapremo da che parte andrà. Poi altre coalizioni e altri piccoli gruppi, se ci saranno con forza cinque, che dovranno formare compagine. Un giallo ci attende e speriamo che non sia un noir, mentre ci auguriamo di cuore che una vera e collaudata forza politica che sta lavorando con chiarezza e senza raccontare favole, possa davvero affrontare la sua prova.

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