uno statuto moooolto speciale
Non è vero che qui in Sicilia, come d’altronde anche in altre regioni d’Italia, vige il lassismo e l’egoismo interessato solo a ciò che riguarda la sfera personale, a dispetto di ogni regola, principio etico e istituzione pubblica: i nostri consiglieri regionali sono “ligi” allo Statuto speciale e alla lettera del decreto Monti del 10 Ottobre, che prevede la decurtazione delle indennità dei parlamentari regionali. Qui non si può fare, dice in sostanza il Presidente Ardizzone, lo vieta il nostro Statuto. E se non si può fare i nostri bravi consiglieri NON lo fanno, NON istituiscono un fondo di beneficenza a favore dell’associazione di Biagio Conte (perché fare favoritismi?), NON devolvono parte del loro stipendio ad Associazioni Museali (che non ne farebbero buon uso), NON regalano nulla ai vari enti di ricerca (è risaputo che questi sono carrozzoni clientelari senza alcuna utilità pratica), NON destinano fondi alla Protezione Civile (ce n’è forse bisogno?). E NON lo fanno perché loro sono ligi: nella nota giunta all’Ars alla vigilia di Natale infatti c’è scritto che questo decreto impone sì dei tagli, ma senza alcuna scadenza per effettuarli, nelle Regioni a Statuto speciale. Se la Valle d’Aosta l’ha fatto vuol dire che ne avevano bisogno.
Da noi non è necessario: i soldi per Sanità, Istruzione, Famiglia e Svantaggiati ci sono, dicono Crocetta e Bianchi. E tanto ci basti.