con Boldrini, spazio alla passione

19 marzo 2013 di: Daria D’Angelo

Alla vigilia delle elezioni, nelle sale cinematografiche veniva proiettato il film del regista siciliano Roberto Andò “Viva la libertà”. Il protagonista, per caso al centro del panorama politico, vince le elezioni uscendo dagli schemi, con un messaggio che mi sembra davvero importante: in questo mondo dominato dal catastrofismo, al posto della paura deve tornare la passione. La ventata d’aria nuova che Laura Boldrini ha portato, con il suo discorso introduttivo, è evidente. È la speranza, la riscossa alla decenza, è l’evidenza del giusto che non deve essere sottovalutato, ma utilizzato con quella valenza ormai dimenticata dalla bufera di sotterfugi e scandali che avevano rasentato l’indifferenza apatica di un’Italia stanca di credere. Spero che il tempo riesca a dare veramente ragione a un’Italia di gente che merita la visibilità e dignità finora negata.

Il nostro Paese, che doveva essere “credibile”, sembra si stia rivelando incredibile nel senso buono, incredibilmente disposto a cambiare, pronto a nominare in rappresentanza una donna di grande valore e dalla reputazione impeccabile. Era necessario dare segnali importanti di cambiamento, e risollevare le speranze non di un futuro, ma già di un presente migliore. Il discorso “emozionante” di Laura Boldrini ha dato voce alle componenti della società da troppo tempo emarginate. La folla di deboli a cui si è rivolta, i gravi problemi sociali e la questione femminile sono di importanza cruciale, e meritavano quell’attenzione, semplice e diretta, di una persona accreditata la cui vita è stata esempio di trasparenza e moralità. Le difficoltà dei tempi che stiamo per affrontare richiedevano questo, sensibilità verso un’Italia depressa, e non soltanto economicamente. Il cittadino, l’uomo italiano ha bisogno di aiuto. Gli esodati che temono per il mantenimento della famiglia, i poveri che vagano affondati emotivamente in un senso di abbandono, e le donne, vittime di violenza e succubi dell’umiliazione perversa travestita da amore sono, con altre categorie, l’Italia vera. Il nuovo Presidente della Camera si troverà immediatamente a dover gestire situazioni di enorme delicatezza, complessità e responsabilità, ma confidiamo tutti in quel connubio di sensibilità e competenza che ha dimostrato volgendo da sempre l’attenzione alla parte più debole del mondo. Sembra si affacci sulla scena politica una linea di opposizione all’insegna della chiarezza, con tutte le incertezze e gli interrogativi inevitabili in questo momento politico, anche se permane l’ansia per il futuro. Per un giorno, almeno, siamo riusciti davvero a mettere da parte la paura per dare spazio alla passione.

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