i sogni finiscono all’alba
Che noi italiani siamo un popolo di sognatori è indubbio e queste elezioni lo dimostrano in pieno: i giovani hanno votato Grillo sognando la democrazia senza regole della rete e gli anziani l’allegro Mondo libero di Berlusconi, mentre un pulviscolo di partiti minori sognava il consenso elettorale e ogni sogno offuscava l’altro, come nel caso dei Barbari Sognanti, che hanno visto i loro voti dimezzati perché il loro sogno aveva perso smalto a fronte degli scandali e qualcun altro ha offerto un sogno più affascinante. Loro, però, i Barbari Sognanti di Maroni, sono pragmatici, e molti elettori, che in questi anni di governo hanno apprezzato i vantaggi economici provenienti dal potere politico, non si sono fatti sfuggire l’occasione di mettere al sicuro quanto avevano conquistato, magari con gare d’appalto truccate, scambi di favore, mazzette e intrallazzi più o meno mafiosi.
Il sogno di un mondo più pulito lo hanno lasciato a qualcun altro, ora quello che conta è allargarsi, all’inizio con la Macroregione e poi chissà, e anche questo è un bel sogno, dopo tutto.