i sud, le mafie, le donne si raccontano

31 marzo 2013 di: Gisella Modica

Promosso dalla Casa Internazionale delle donne di Roma e dalla Società Italiana delle Letterate e la partecipazione di Libera, delle associazioni daSud e Mezzocielo, si svolgerà a Roma da 5 al 7 Aprile il convegno “I sud, le mafie, le donne si raccontano”.

Del tema, scrivono le promotrici, ci interessa cogliere le trasformazioni messe in atto da donne nel contesto in cui vivono, le modalità e le forme con cui esse vengono attuate. Siano esse donne che, per convenzione, definiamo contro le mafie, creatrici di nuove pratiche di resistenza, al nord come al sud, le quali, a partire dalla trasformazione di sé stanno trasformando la realtà. Siano esse donne di mafia, testimoni e collaboratrici di giustizia, che si sono ribellate al Sistema. Consapevoli che siamo i luoghi in cui si vive – fatti di “beni e di mali”, di memoria storica e di costruzione dell’immaginario, oltre che di appartenenza socio-culturale, e che da questa appartenenza non possiamo prescindere – vogliamo parlare di Sud senza ricreare lo stereotipo sud=criminalità; parlare della materialità della vita, diversa tra nord e sud, senza cadere nel rivendicazionismo, nel vittimismo, o nella dicotomia “donne della realtà e donne dell’immaginario”.

Vogliamo parlare di Sud come paesaggio interiore, luogo dell’immaginario, che cammina con noi; mettere in parole il legame con la terra d’origine, troppo spesso negata, rimossa, insieme al proprio essere donna del sud, vissuto come un continuo differire. Una ri-narrazione che permetta di riposizionare lo sguardo, trasformando una mancanza, un disagio, sconfinante nello stereotipo, in possibilità di trasformazione collettiva. Vogliamo parlare di insularità come sguardo mobile, eccentrico, mutante, ponendo a tema se alcune peculiarità di chi vive “al margine”, punto d’intersezione di derive opposte che si mescolano – colte come punto di forza da molte scrittrici nella persistenza di un legame forte tra immaginario letterario e realtà – possano essere rimesse in circolo, nella relazione con donne del nord, per ricontestualizzare o dare vita a pratiche politiche agite dal femminismo delle origini, centrate sulla materialità dei corpi. Per creare nuove mediazioni e un nuovo spazio pubblico, più adatti alle attuali condizioni del nostro vivere, per sottrarsi ad un sistema/potere globale, come quello delle mafie diventate Sistema, onnipervasivo, e al contempo invisibile, centrato sulla distruzione e smaterializzazione dei corpi. Per aprire nuovi spazi di narrazione che ricreino le condizioni di indipendenza simbolica dal potere dominante.

Di tutto questo vogliamo parlare, mettendo in dialogo donne del nord e donne del sud di diverse competenze e discipline – storiche, sociologhe, scrittrici, giornaliste, amministratrici, magistrate, animatrici sociali – per contaminare i linguaggi, creare cortocircuiti, nel reciproco riconoscimento e desiderio di cambiamento, da cui scaturisca un pensiero impensato, oltre gli stereotipi, il già detto, oltre la retorica maschile dell’antimafia, che apra ad altre possibilità. Al convegno è abbinato un concorso fotografico, con lo stesso titolo, curato da Giuliana Misserville e vedrà come madrina Letizia Battaglia. Durante il convegno verranno proiettati il video di Pina Mandolfo e Maria Grazia Lo Cicero, dal titolo omonimo; il video di Emilia Uski Audino su Giusy Pesce, collaboratrice di giustizia calabrese; la proiezione di brani dalla fiction “Donne di mafia” di Giuseppe Ferrara tratto dal libro di Liliana Madeo, seguita da una conversazione di Bia Sarasini con Liliana Madeo. E inoltre, la narrazione di Beatrice Monroy sulla storia di Franca Viola, un monologo di Patrizia Dantona su Carmela Iuculano, collaboratrice di giustizia siciliana, e la cantastorie Francesca Prestia sulla storia di Lea Garofalo.

Al convegno partecipano: Nadia Nappo, Tristana Dini, Florana Coppola, Gisella Modica sul tema Il sud si trasforma a partire da sé, origine e originalità. Serena Guarracino, Emma Baeri, Laura Fortini, Alessandra Pigliaru, sul tema Isola mobile/isolitudine; Celeste Costantino e Marina Comandini, introdotte da Serena Guarracino, sul libro: Roberta Lanzino. Ragazza; Maria Rosa Cutrufelli e Rosella Postorino, coordinate da Lorella Reale, sulle Personagge di Canto al deserto, storia di Tina soldato di mafia e di L’estate che perdemmo dio. E inoltre, Franca Imbergamo e Anna Canepa (magistrate procura nazionale antimafia), Elisabetta Tripodi (sindaca di Rosarno), coordinate da Maria Fabbricatore e Cinzia Paolillo sul tema delle collaboratrici di giustizia.

Sono previste inoltre sue sessioni “Prove tecniche di resistenza” introdotte e coordinate da Ludovica Ioppolo, Gisella Modica e Silvia Neonato che raccolgono le testimonianze di donne che operano sul territorio, contro le mafie: Donatella Albano (cons. com. Bordighera); Ester Castano (giornalista); Maria Teresa Morano (presidente F. Antiracket I.); Bianca La Rocca (Sos Impresa); Angela Corica (giornalista); Paola Bottero e Doriana Righini (Casa Editrice Sabbia Rossa); Alessandra Clemente (Ass. Comune di Napoli); Daniela Dioguardi (resp. Biblioteca Udi Palermo); Marilena Natale (giornalista); Costanza Quatriglio (regista); Grazia Proto (Direttora Casablanca); Antonella Sgrillo (Antiracket PA). In collegamento skype Carolina Girasole (sindaca di Isola Capo Rizzuto) e Maria Carmela Lanzetta (sindaca di Monasterace).

(per scaricare il programma: <www.casainternazionaledelledonne.org>)

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