Ginger al Quirinale

15 aprile 2013 di: Clara Margani

Lo sappiamo, Napolitano ci ha dimenticate, la cosa aggravata dal fatto che, pressato dall’urgenza della situazione, ha pensato subito a degli uomini saggi mentre le donne sono rimaste nella categoria delle zuzzerellone e dunque delle poco affidabili. Quella “zuzzerellona” di Margherita Hack in una intervista (vera) a Repubblica ha sottolineato che la cosa più grave è stata proprio questa e cioè che il presidente è andato subito, automaticamente, a cercare persone di sesso maschile che rientrassero nella categoria di depositari della “saggezza” e ha fornito così un’ulteriore testimonianza che la mentalità maschilista, anche in un uomo di sinistra come Napolitano, ha radici profonde.

Vorrei però che la cosa non si ripetesse ora che ci si prepara per l’elezione del nuovo presidente e per questo caldeggio apertamete la candidatura al Quirinale di una donna che abbia le caratteristiche di Ginger Rogers, la bravissima ballerina, meglio conosciuta come “la partner di Fred Astaire”. Ginger Rogers, come ebbe a dire la politica statunitense Faith Whittlesey, «faceva le stesse cose di Fred Astaire, ma stando indietro e sui tacchi alti». Anche il suo nome veniva sempre dopo quello di Fred e solo Fellini ebbe l’idea di intitolare “Ginger e Fred” il suo film su due ballerini italiani imitatori della celebre coppia e di dare al personaggio di Ginger, interpretato magnificamente da Giulietta Masina, uno spessore umano e intellettuale maggiore rispetto a quello del suo vecchio partner, interpretato altrettanto magnificamente da Marcello Mastroianni.

Facendo inoltre riferimento a quanto scritto da Silvana Fernandez nella sua lettera-bigliettino a Clio Bittoni Napolitano, che ha «sempre camminato due passi indietro a suo marito» invitandola ad «affrettare il passo e a mettersi … in piena luce», rinnovo la mia proposta di candidatura al Quirinale di una donna che sappia mettere in piena luce le donne italiane con o senza i tacchi alti, e rappresenti degnamente la capacità tutta femminile di saper organizzare gli affari della comunità o dello Stato che le viene affidato, come facevano agli albori della civiltà le matriarche.

4 commenti su questo articolo:

  1. Silvana scrive:

    E’ veramente divertente anzi è più che altro (scusate il termine da salotto 900) delizioso.

  2. Mariuccia scrive:

    Sulla base delle mie modeste conoscenze erboristiche caldeggio anch’io la candidatura di una donna tipo Ginger al Quirinale, perchè sia la donna che la pianta, usata come aromatizzante in cucina e nella preparazione di bibite, hanno proprietà antiossidanti e antipiretiche, stimolano la digestione e la circolazione periferica, contribuiscono alla conservazione e all’esaltazione dei sapori a cui sono solitamente associate, eliminano l’aria che si è accumulata nello stomaco e nell’intestino e leniscono i dolori da essi derivanti. Inoltre hanno un’azione contro il vomito, diminuiscono il dolore causato alle articolazioni dall’artrite, possono avere proprietà anticoagulanti, abbassare il colesterolo e sono utili per il trattamento delle cardiopatie. Ginger è sulla lista delle sostanze “genericamente considerate salubri”, ma è sconsigliata per i politici che soffrono di calcoli biliari perché stimola il rilascio di bile dalla cistifellea.

  3. isa scrive:

    Forte parlare di danza e di erboristeria per dire che è il momento di pensare veramente all’elezione di una donna a presidente della repubblica

  4. gemma scrive:

    sono passati dieci giorni dalla pubblicazione di questo articolo: l’amara considerazione è che abbiamo sognato ancora una volta, ci siamo consolate con immagini che affollano i nostri ricordi e la nostra fantasia….abbiamo un presidente uomo, lo stesso di prima, avremo un governo di caballeros, continueremo a pensare che, forse, una donna o delle donne avrebbero potuto fare meglio o altro ma la realtà rimane più o meno invariata, continueremo a fare le stesse cose ma stando indietro e sui tacchi alti come Ginger :-( :-( :-(

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