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12 maggio 2013 di: Clara Margani

C’erano una volta e adesso non ci sono più in un paese molto, molto vicino, tre belle signore che si chiamavano Anna, Rossella e Mariangela. Avevano la capacità di vivere sia nel mondo reale che in quello della finzione, mantenendo in entrambi un fascino discreto e misterioso che attirava inspiegabilmente verso di loro folle di persone disposte anche a pagare, pur di avere il piacere di vederle. Pur di accontentare gli estimatori le tre signore davano loro appuntamento in luoghi magici, dove svolgevano cerimonie in cui la parola scritta prendeva vita e la loro voce e il loro corpo veicolavano emozioni sempre diverse. Era eccezionale, infatti, la loro capacità di trasformarsi ogni volta in qualcosa d’altro: da una regina fedifraga ad una misteriosa governante, da una fedele amica delle mogli ad una impenitente bugiarda, da una terribile infanticida ad una frizzante e disinvolta ballerina parigina. Da tali metamorfosi gli astanti rimanevano estasiati e, per dimostrare il loro piacere, univano le mani e le battevano una contro l’altra in modo ritmico e molto rumoroso. A queste manifestazioni le tre signore rispondevano inchinandosi regalmente con grazia e sfoderando i loro famosi sorrisi.

Pur avendo dominato a lungo con estrema maestria l’azione del Tempo Reale, alla fine ne sono state vinte inesorabilmente una dopo l’altra, a cominciare stranamente dalla più giovane e combattiva. Ma nel Tempo Fittizio sono ancora vive e indimenticabili, con i loro sguardi luminosi ed intensi e la preziosa capacità di affermare una femminilità dominante sia nella vita privata che in quella artistica.

2 commenti su questo articolo:

  1. Daria scrive:

    Un bellissimo articolo che rende ancora omaggio a tre regine del palcoscenico, capaci di scuotere l’anima e renderla quella “superflua e misteriosa materia di prodigi che ci solleva e disperde in favolose lontananze”…..
    Vorrei aggiungerei un pensiero per un’altra attrice, Valeria Moriconi, scomparsa da qualche anno, anche lei, per me, ancora viva e indimenticabile.

  2. Lisina scrive:

    Dove sono finite le grandi attrici è possibile che dobbiamo contentarci della mediocrità,scambiare così il mediocre con il superiore?

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