lex sindaco Zanonato ha ben operato, ma la stampa no

7 maggio 2013 di: Rita Annaloro

Nessuno è profeta in patria: vecchio detto sempre vero, anche per il mio ex sindaco di Padova Flavio Zanonato, stupito come tanti suoi concittadini della sua nomina a Ministro. “Goffo, ignorante, arrogante, decisionista, incompetente, intrallazzista” queste sono solo alcune delle accuse che gli sono state rivolte nel corso degli anni, anche da gente di sinistra, purtroppo, forse per invidia o per infantilismo, perché non ha fatto come ognuno avrebbe desiderato:

1- Non ha espulso i cittadini extra-comunitari che tengono le bancarelle nelle zone di mercato;

2- Non ha ceduto alle richieste dei commercianti riguardo le zone pedonali;

3- Non ha impedito alle grandi catene come Ikea o Trony di insediarsi nella periferia della città, e invece ha fatto costruire un nuovo carcere dove operano volontari che collaborano all’integrazione sociale dei detenuti, ha fatto costruire diverse tangenziali per snellire il traffico all’interno della città, ha fatto partire la raccolta differenziata nello smaltimento dei rifiuti, ha utilizzato pannelli fotovoltaici per il tetto dei nuovi edifici pubblici come lo stadio e il palazzetto dello sport, ha fatto restaurare diversi edifici, da antiche fornaci, ora sedi di convegni e dibattiti, all’ex macello o a un grande palazzo storico in via Altinate che è diventato un contenitore multi-mediale assolutamente vitale per la città e tutto il Veneto, ha ospitato convegni con imprenditori asiatici e arabi e ha speso soldi, energie, tempo e fiato nei festeggiamenti per l’Unità d’Italia.

Peccato che anche nei Tg Regionali, di lui e di Padova si parli solo quando si tratta di arrestare spacciatori o multare, oltre al venditore, anche il consumatore di prodotti illegali (sesso o droga che sia), mentre il leghista Sindaco di Verona, Flavio Tosi, compare regolarmente come l’uomo capace di dare un vero slancio all’economia della sua città. Ma se Flavio Zanonato ha resistito al potere per 20 anni nonostante le roventi o subdole aggressioni leghiste, certo qualche numero ce l’ha, piaccia o no ai giornalisti locali.

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