Taslima Akhter urla il suo dolore con la fotografia di due operai abbracciati sotto le macerie
La fabbrica di vestiti “Rana Plaza”, a nord di Dacca (capitale del Bangla Desh), è crollata il 24 aprile, lasciando un numero inaudito di morti: 912 . …Metà dei morti delle Torri gemelle! Ed è il conto fatto il 7 maggio: ci saranno altri cadaveri tra le macerie (L’11 maggio, hanno già superato il migliaio). Una tragedia immane. Noi donne in particolare ricordiamo la fabbrica di abbigliamento USA dove, all’inizio del secolo scorso morirono in un incendio quasi cento operaie, episodio che ha ispirato la Giornata internazionale della Donna. Sono passai quasi centoventi anni e si muore allo stesso modo, ma le vittime sono moltiplicate per dieci!
La fotografa e attivista sindacale indiana, Taslima Akhter (39 anni) ha scattato numerose fotografie del disastro, ed una più che commovente: due operai abbracciati sotto le macerie. La fotografa ha fatto una lunga dichiarazione denunciando lo sfruttamento spietato della mano d’opera indiana e l’ assenza, da parte del Governo, di qualsiasi vigilanza sulla sicurezza delle fabbriche. “La mia non è una propaganda contro l’industrializzazione – ha dichiarato, ribaltando le accuse di arcaismo che vengono fatte ai sindacati – Ma voglio che tutti capiscano che i lavoratori non sono degli oggetti da sfruttare per fare soldi e basta. Sono esseri umani, con le loro vite, le loro famiglie, i loro sogni”.