Tamara de Lempicka, donna attuale e libera

13 giugno 2013 di: Laura Giambruno

Nel mio vagabondare francese c’è sempre spazio per una mostra a Parigi. E così tra le tante mostre che Parigi propone ho scelto quella di Tamara de Lempicka.

Mi ricordavo di lei da un’immagine, un ritratto di donna i cui colori pastello evocativi, le cui fattezze originali, mi avevano attirato irrimediabilmente (jeune fille en vert). E così dopo tre ore passate alla Pinacoteche de Paris ho conosciuto la sua storia e l’ho rivista attraverso i suoi dipinti.

Tamara Lempitzky, arriva in Francia sposa del marito Tadeus Lempiztky, fuggendo dalla rivoluzione russa. Arrivano come profughi ma ben presto, benché il marito lo rimanga sempre un po’, lei si emancipa grazie soprattutto alla pittura. Comincia dipingendo persone del popolo, cartomanti, donne dimesse, vecchi. Poi man mano che s’inserirà nella vita mondana francese, farà parte ben presto del movimento di Art Decò, dipingendo con uno stile completamente personale l’eleganza della mondanità. Il suo essere straniera tra stranieri le donerà uno sguardo cosmopolita che l’accompagnerà sempre nei suoi vari viaggi in Italia, dove avrà una relazione amicale e combattuta con D’Annunzio, e nella parte finale della sua vita in America.

Non risulta solo frivola la sua pittura, Tamara dà sempre voce ai profughi, nei suoi dipinti, esaltando il disagio da una parte e l’inserimento nel mondo francese dall’altra, insieme alla joue de vivre dovuta alla sopravvivenza.

Ma la sua pittura è tutt’altro che definita da aggettivi come mondana o decorativa. La maggior parte dei suoi dipinti rappresentano donne, le sue amanti, i suoi amori al femminile avuti durante i matrimoni con i suoi due mariti. I nudi delle sue donne e i loro ritratti in genere (La Belle Rafaela, Nu adossé I, Pourquoi je n’aime pas le beurre de cacahuetes…) evidenziano, nonostante la voluta deformazione di corpi resi panciuti pieni e ‘ciccioni’, una sensualità e una bellezza originali che lascerebbero a bocca aperti molti uomini spazzando via il canone di donna anoressica.

Tamara, donna apertamente bisessuale, cosmopolita e soprattutto libera manifesta ciò per cui oggi molti lottano, per l’integrazione degli immigrati e soprattutto per rivendicare i diritti per tutte le varie identità sessuali come adesso avviene nelle manifestazioni Mariages pour Tous in Francia e nelle manifestazioni di orgoglio a propria identità sessuale, come il Gay Pride e il Sicilia Queer Festival.

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