che paghi i danni, almeno
Visto che le vicende giudiziarie del solito noto continuano da vent’anni a far discutere e lavorare giornalisti, parlamentari e giureconsulti, a me non risulterebbe sgradita l’ipotesi di commutare la sua pena in una sanzione economica; che ci ripaghi, almeno in parte, di tutte le ore di lavoro che lo Stato Italiano gli ha dedicato nell’esame dei vari decreti legge presentati in questi anni, di tutti gli stipendi pagati da noi contribuenti ai suoi legali e servitori con cui ha riempito le aule del nostro Parlamento. Dal momento che rifiuterebbe sia gli arresti domiciliari che i lavori socialmente utili, quale pena sancita da tutti i gradi di giudizio della magistratura, forse perché lesivi della sua immagine di leader politico, io credo che una sanzione economica metterebbe in pace la coscienza di molti e riuscirebbe gradita alle tasche dei suoi potenziali elettori che vedrebbero forse qualche riduzione dell’onere fiscale grazie agli introiti così tempestivamente arrivati a rimpinguare le casse dello Stato, impegnato a risanare i debiti contratti dalla gestione Berlusconi con centinaia di imprese.
Quanto alla giustizia, si sa, sono cose dell’altro mondo, e bisognerà aspettare alcuni decenni storici prima di poter archiviare la deriva del Centrodestra italiano, ma intanto chi sbaglia paghi, almeno!
Ottima idea che paghi almeno i danni morali avendo fatto perdere al popolo italiano ogni senso morale.