ebraicit
Bello l’esempio offerto dalla mostra “Ebraicità al Femminile”, in corso al Centro San Gaetano di Padova fino al 13 ottobre: nei quadri di Alis Levi, Gabriella Oreffice, Adriana Pincherle, Antonietta Raphael, Paola Consolo, Eva Fischer, Lotte Frumi e Silvana Weiller possiamo ritrovare tutte le emozioni e le tematiche del mondo delle donne: ritratti di bambini, tavolini con graziosi vasi, frutti o cappellini che ci mostrano serenamente il caldo tepore della quotidianità assieme ad angoli di mondo percepiti con una sensibilità cromatica insolita e fresca.
Nei diversi stili delle otto artiste riconosciamo le tendenze prevalenti del Novecento, dal post-impressionismo di Gabriella Oreffice allo sperimentalismo di Silvana Weiller; sentiamo l’eco di Medardo Rosso nei ritratti di Paola Consolo e di Schiele in quelli di Lotte Frumi, ma molte sono le voci presenti nella pittura di Eva della Shoa, immortalato da Antonietta Raphael nel bronzo intitolato “L’ultimo Addio dei Rosemberg”, che mostra la fierezza dei due corpi tesi a cercare nell’altro l’ultimo bagliore di un mondo che sarà poi perduto, basato sugli affetti e sulla tradizione, descritta dalla Raphael in quadri dal sapore antico e un po’ naive che ci mostrano momenti di vita ebraica come “Yom kippur nella sinagoga” o “Mia madre benedice le candele”, assieme a figure femminili audacemente moderne come “La violinista” o “La Giocatrice” o al suo autoritratto.
Queste artiste sono donne che partecipano attivamente al mondo in cui vivono, spesso a fianco dei loro mariti, di cui condividono interessi, simpatie e quotidianità, come possiamo ammirare nel bronzo dove Antonietta Raphael immortala “Mafai con i pennelli”. Grandi donne che hanno coltivato la loro passione anche in tempi difficili, che hanno visto riconoscere pubblicamente il loro talento in diverse Esposizioni in Italia e all’estero e che ora, grazie al tributo della città di Padova, tornano a far sentire la loro voce testimoniando con la loro arte.