non finisce mai di stupirci, il cav

27 settembre 2013 di: Fortunata Pace

Non si fa in tempo a tirare qualche considerazione sulla situazione politica italiana, e suoi protagonisti il più possibile mediatici e incapaci di valutare serenamente gesti e parole, e sai che c’è? C’è dell’altro: Berlusconi riprende la prima frase di Schifani legata al dopo sentenza, e grossolanamente ripete il «muoia Sansone con tutti i filistei». Dubitiamo che sia Sansone, dubitiamo che gli altri siano i filistei, ma non dubitiamo del danno che può arrecare alla maggior parte di noi. Eppure questo ricco imprenditore – tale soprattutto dopo il suo secondo mandato – ha sempre nel suo eterno gioco a presidente del Consiglio saputo scegliere le mosse a lui più proficue. Ma questa, il Cavaliere di Arcore, è certo che lo avvantaggi? Pensa ad elezioni che facciano vincere il suo partito con un altro leader in sella? E quale beneficio per l’Italia e quale posto per lui fuori da cariche, che non si attribuisca da solo mentre qualche Bruto – non minore, non pensiamo a Brunetta – avanza inesorabile. Dobbiamo rovesciare la frase «muoiano i filistei e muoia Sansone». Uno scatto di orgoglio, un tassello di dignità e via senza dire grazie o peste a nessuno. E poi qualcuno dice che parliamo sempre di lui. Accidenti come vorremmo non farlo, o poterlo fare diversamente. Come si dice: per il bene comune.

1 commento su questo articolo:

  1. silvia scrive:

    Ottusi e meschini, ma oltre il più bieco opportunismo e tornaconto personale, uno scatto d’orgoglio mai? Un vago senso di responsabilità nei confronti di questo Paese agonizzante e che perde pezzi su pezzi, un barlume di intelligenza che li faccia desistere da questo abbietto gioco al massacro, da questo vile tentativo di far cadere un governo che già fa tanta fatica e dovrebbe invece riuscire a compiere sforzi titanici per risollevare un po’ la situazione? Non ho parole e nemmeno l’indignazione basta più…

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