Ricercare, sempre ricercare

19 ottobre 2013 di: Teodora Pottino

Molti dicono che ci sia negli occhi di chi scrive l’azzurro del mare, la luce del grano e i cerchi blu scuro delle correnti. Insomma, quasi l’infinito. Pensano che ci sia un’ anima che vive negli occhi di scrive, un bisogno di umanità, una tensione dell’essere, la necessità di una ricerca. Come se negli occhi di chi scrive si racchiudesse una percezione diversa, di sé e del mondo che ci avvolge. C’è conflitto e rinuncia, coraggio e debolezza, passione e quiete, vitalità e spiritualità. Spesso mi chiedo, per esperienza personale, se chi rinuncia a questa percezione di vita, intraprendendo percorsi che lo allontanano dallo scrivere non ponga un ostacolo alla realizzazione del sé. Personalmente mi sono risposta che qualsiasi percorso intraprendessi avrei trovato uno spazio per me e i miei interessi, ma non è stato così. Mi sono immersa nella strada che ho imboccato, accogliendone la logica, canalizzando la mia creatività nella logica creatività del diritto. Affascinante sì, ma forse non sostanzialmente adatta a me. Sono convinta che chi tra noi ragazzi sente dentro brillare una vocazione, chi di noi è in grado di accendersi nell’animo, deve armarsi di tenacia, deve uscire da sé per ritornare a sé. Forse non dobbiamo negarci ma ricercare incessantemente la consapevolezza di noi stessi e su questa base coltivarci. Mi ritorna in mente l’immagine di chi per paura di amare preferisce aggrapparsi al fantasma di un amore, piuttosto che trovare il coraggio di lanciarsi nel sentimento che prova. Credo non sia facile affidarsi a ciò che si sente nel profondo, e credo sia ancora meno facile agire sulla base del sentire. Allo stesso modo però credo sia un passo necessario alla nostra crescita, una crescita che avviene in primo in luogo in noi e che si esprime nelle scelte che agiamo. Approdare la scrittura che si ama forse ad alcuni può risultare arduo per la totalità che pretende, ma forse è anche un passo necessario per crescere.

1 commento su questo articolo:

  1. Ornella Papitto scrive:

    … Direi … fondamentale! Giovane Teodora… Scrivere è coltivare il coraggio di entrare in contatto con se stessi, senza reticenza, spogliandosi, non vestendosi di certezze. Scardinare. Altrimenti è pura descrizione. Brava.

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