ritratti dal vero in Sacro Gra

27 ottobre 2013 di: Rita Annaloro

SIGNORA, CITTADINA ITALIANA, REFERENZIATA, cerca lavoro come ASSISTENTE ANZIANI, BABY-SITTER, STIRO, DOG-SITTER, automunita, part-time e full time.

Mi chiedo se Rosi e Amelio abbiano mai visto annunci di questo tipo quando hanno deciso di girare i loro film Sacro Gra e l’Intrepido. Si direbbe che sia l’intrepido Antonio Pane che il pescatore di anguille o l’autista dell’ambulanza del Sacro Gra appartengano allo stesso club della cittadina ialiana referenziata che va d’accordo con anziani, bambini e cani, ma chissà se incontrando la cittadina italiana automunita avremmo la stessa impressione di serena dignità dei personaggi filmici. Anche l’ascetico professore in pensione, che riutilizza l’acqua piovana raccolta sul davanzale del suo mini appartamento, sembra accettare di buon grado gli acciacchi dell’età, confortato come Antonio Pane dall’affetto dei figli.

E le trans che vivono in un camper ai margini del Raccordo Anulare cantano per tirarsi su il morale, in attesa di un cliente che forse procurerà un paio di stivali nuovi. Bello! Sopratutto se fosse vero; qui nel Nord-Est non si vedono spesso facce sorridenti, sui pali per strada si moltiplicano gli annunci più o meno sgrammaticati di chi cerca lavoro, mentre sulle locandine affisse sui muri vicino le Università campeggiano titoli accattivanti di convegni e tavole rotonde dove si parla di diritto, di legalità, di architettura, di tecnologia ecc.

Mi chiedo se chi partecipa ai dibattiti sia la stessa gente che attacca gli annunci sui pali della strada o nelle bacheche dei supermercati. Forse chi vive una vita precaria è troppo impegnato a cercar lavoro per aver tempo di discutere e probabilmente non sprecherà soldi per andare a cinema. Peccato, perché vedendo questi film così surreali si farebbero sicuramente una risata.

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