da leggere correttamente
Lungo, esauriente, lucidissimo pezzo di Eugenio Scalfari su Repubblica di quest’ultima domenica dal titolo ammonitore “se vince Grillo il paese va a rotoli”. Perfavore che lo si legga correttamente e con la voglia vera di vedere le cose oltre quelle denunce populiste e urlate che giocano a nascondere il disegno più antidemocratico e reazionario, in cui l’Italia davvero perderebbe tutte le sue carte. Con i media e i loro ospiti pronti a parlare sempre di Grillo, con i politici che nei pubblici dibattiti o peggio all’interno del loro schieramento politico tentano di accattivarselo, forse l’Italia a rotoli c’è già andata! A parte i suoi mali, i suoi rischi, la precarietà del suo futuro. Ma distinguere occorre, guardare oltre fatti e parole è necessario. Stiamo male, ma Grillo o chi per lui e dietro di lui non può, non deve irretire gli italiani allo sbando. Se qualcuno, profittando proprio di ciò che ci manca o ci vuole far mancare ciò che avevamo conquistato: libertà e democrazia, usciamo da inutili cori, mettiamo quel che ci dice Scalfari, a portata di mano, sul comodino, nei dibattiti domenicali.
(Manco a dirlo, la reazione di Grillo sul suo blog è stata sferzante: invasione di ultrascalfari, colpi contro M5S sotto la cintura, pennivendolo da sfondamento vecchio e barbuto … questi i termini meno pesanti)
Grillo, specchio della gente italica ignorante e cialtrona. Uguale a Berlusconi. Padroni delle menti altrui. Padroni delle pecore italiche. Peccato che giovani menti si siano fatte ubriacare dalla rabbia proveniente dalle frustrazioni personali del Grullo. Si Grullo! Non Grillo.