Doris Lessing, scrittrice molto speciale

19 novembre 2013 di: Clara Margani

Più o meno alla stessa età, che aveva il personaggio di Maudie nel suo romanzo Il diario di Jane Somers, Doris Lessing è morta nel sonno nella sua casa di Londra, quella davanti alla quale, alla notizia portatale dai giornalisti che aveva vinto il premio Nobel per la Letteratura mentre rientrava con le borse dalla spesa, aveva commentato: «Oh Cristo! … Ho fatto scala reale».

Famosa per le sue battute, aveva dichiarato sempre a proposito del premio, in considerazione del fatto che lo aveva ricevuto a 88 anni, che: «Visto che non possono assegnare il Nobel a un morto, penso semplicemente che abbiano scelto me perché temevano morissi prima di avere un’altra occasione». Insofferente alle regole, alle etichette, ai legami, ha vissuto una vita indipendente, anticonformista, ribelle e in maniera diretta ha rifiutato di essere testimone del femminismo, perché lo voleva essere in maniera naturale, ha rifiutato l’ideologia comunista e l’ipocrisia dei buoni sentimenti.

Una scrittura non semplice la sua, né tanto meno accattivante, ma finemente visionaria e passionale con uno sguardo scettico e pungente sulla vita delle donne e sulla loro possibilità di essere felici. Il suo volto tondo da bambina, solcato da rughe, i capelli grigi spettinati, gli occhi vispi e stupefatti e i suoi gatti. Accanto alla macchina da scrivere, tra i fogli e le pile dei libri, Doris ha sempre tenuto un gatto accoccolato a dormire oppure seduto a scrutare il suo lavoro. Gattara ufficiale di Hampstead, il quartiere della sinistra chic londinese, la signora con lo chignon di capelli bianchi ha accolto e ha curato i gatti che entravano nel suo giardino, li ha osservati con attenzione ed emozione, li ha descritti nel suo libro Gatti molto speciali, ha cercato di leggerne i messaggi, di decifrare la loro lingua segreta e complicata, imparando così a costruire le sue storie e a tentare di comprendere la trama segreta della realtà femminile.

3 commenti su questo articolo:

  1. Silvana scrive:

    Difficile d’amare per me, la Lessing ermetica nello stile, discontinua nelle emozioni, oggi l’ho capita meglio dalle tue parole.

  2. Rinaldo scrive:

    Amava i gatti, scriveva bene, era anticonformista: si può non amarla?

  3. Rita scrive:

    Se vi piace, vi consiglio di leggere il suo London Observed, in cui descrive con gli occhi alieni di un’immigrata una serie
    di scene londinesi ordinariamente inconsuete

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