le gelsominaie hanno una strada, a Milazzo

26 novembre 2013 di: Simona Mafai

Non so se ci siano città italiane che abbiano dedicato una strada a gruppi di donne lavoratrici. Probabilmente no, e certamente non in Sicilia. Ma anche qui, si cambia pagina. Il 22 novembre, con una cerimonia partecipata da tutta la cittadinanza, il Sindaco di Milazzo ha dato un nuovo nome a tre strade cittadine, intestandole alla memoria di due segretari della Camera del Lavoro, Giuseppe Currò e Tindaro La Rosa, e “alle gelsominaie”.

Molte e molti oggi non sanno nulla della loro esistenza: erano migliaia di donne del milazzese, oltre 2000, che raccoglievano i fiori di gelsomino, da cui si estraeva la sostanza per la fabbricazione di profumi. Al di là della poesia dei delicati bianchi fiori, il lavoro era pesantissimo, malsano e quasi non pagato: si svolgeva al finire della notte, per raccogliere il profumo dei fiori più intenso, si lavorava con i piedi negli acquitrini, spesso con al fianco i propri bambini, si riceveva una paga irrisoria: 25 lire al kg; e per fare un kg di fori si dovevano lavorare sei-sette ore! Era il 1946, e un Kg di pane, a prezzo politico, costava più di 200 lire.

In quell’anno, sotto la spinta della Camera del Lavoro, le donne cominciarono ad organizzarsi, imparando le parole: diritti, sindacato, scioperi. Attraverso lotte successive – memorabili scioperi sia nel 1946 sia nel 1952 – il compenso della raccolta di un kg di gelsomini passò negli anni dalle iniziali 25 Lire, a 50, 80, 90 lire, fino a 1.050 lire nel 1975. Si erano ottenuti negli anni anche tutta una serie di ausilii per il lavoro, forniti dalle aziende, soprattutto stivali e non sembri poco. Ma col tempo la coltivazione del gelsomino si restrinse, le imprese produttrici diminuirono, fino a scomparire. Erano comparsi sul mercato di profumi i prodotti fissatori sintetici che ridussero, fino ad eliminare, l’uso del vero fiore. Resta però il ricordo del processo di consapevolezza, capacità di organizzazione e volontà di emanciparsi di migliaia di donne milazzesi (siciliane!). Alle quali qualche giorno fa il Comune di Milazzo ha meritoriamente dedicato una strada. Plaudiamo anche noi.

2 commenti su questo articolo:

  1. Rita scrive:

    Grazie di averci messo al corrente di questo evento importante della nostra storia.

  2. silvia scrive:

    Questo articolo, così preciso, mi ha fatto pensare al fatto che nell’uso di tanti prodotti che troviamo in commercio ben poco sappiamo riguardo le condizioni di lavoro in cui vengono prodotti. Senz’altro quei profumi erano articoli di lusso destinati a donne privilegiate. Dal Sud al Nord, mi è venuto spontaneo ricordare anche il duro lavoro delle mondine.

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