addio Alessandra

Mai avrei pensato di dover scrivere parole di commiato per una giovane amica che sembrava forte come una roccia. Alessandra Siragusa se ne è andata in silenzio a fine anno, la malattia è stata più forte della sua voglia di vivere per sé, per i figli ancora adolescenti, per i genitori adorati e la famiglia, per gli e le amiche che non l’hanno mai lasciata sola, per la politica che praticava con serietà, per questa città alla quale aveva dato tanto amandola di un amore non sempre corrisposto. Alessandra era stata assessore alla scuola quando dalla sindacatura Orlando, alla fine degli anni ottanta, era spirato il vento di primavera che aveva dato a tutti noi la certezza che tutto sarebbe cambiato in meglio, in questa città indolente e scettica.

Lei cominciò dalla scuola, dalla base di una comunità che immaginava di far crescere in edifici risanati nelle mura e nei metodi educativi, chiamò al suo fianco i più innovativi educatori ed esperti, artisti e pedagoghi che la aiutassero a realizzare la “città dei bambini e delle bambine” che lei già prefigurava. Il suo lavoro ha continuato a dare frutti anche dopo l’impatto delle nostre comuni speranze contro quel miscuglio di burocrazia invidie scetticismi che uccide anche le migliori intenzioni, lei divenuta deputato nazionale si rivolse ad altri impegni e per un poco si prospettò l’idea che potesse ritornare per occupare la carica di sindaco, ma non se ne fece niente. Alessandra era bella, di aspetto e di animo, determinata, forte, sicura delle idee che professava con competenza e passione, Alessandra è stata una bella risorsa per questa città usa a divorare i suoi figli migliori. Addio, cara Alessandra, ci mancherà tutto di te, il sorriso e la forza, la determinatezza e i dubbi, l’amicizia e l’impegno per le donne che hai coltivato senza mai smettere, fino all’ultimo.

I nostri auguri di pronta guarigione le avevano confermato che le donne erano dalla sua parte, ancora, con gratitudine.